L'attore ha violato quanto richiesto dal suo contratto di comportamento professionale, si legge nella sentenza
LOS ANGELES - Kevin Spacey e la sua società produttrice devono pagare un risarcimento da circa 31 milioni di dollari (28,8 milioni di franchi svizzeri) allo studio di produzione MRC, alla base di "House of Cards". Lo si legge in un documento depositato presso l'Alta corte di Los Angeles, nella quale si richiede l'approvazione della sentenza.
La cifra è stata calcolata per compensare le perdite causate dal licenziamento dell'attore a causa delle accuse di presunta cattiva condotta sessuale. Lo stop alla sesta stagione della popolare serie tv, la riscrittura e la rimozione di Spacey costrinsero la produzione a tagliare ben cinque episodi (passando da 13 a otto) per rispettare le date di scadenza. Nel documento seguito alla decisione arbitrale si rivendicano perdite per decine di milioni di dollari e si evidenzia come Spacey abbia violato quanto richiesto dal suo contratto di comportamento professionale, rendendosi protagonista di «certe condotte in relazione a diversi membri dello staff in ciascuna delle cinque stagioni in cui ha recitato».
Questa sentenza arriva al termine di una battaglia legale durata da oltre tre anni. L'udienza probatoria è durata otto giorni ed è stata secretata.
Da MRC dichiarano: «La sicurezza dei nostri dipendenti, set e ambienti di lavoro è di fondamentale importanza per MRC» e il motivo del provvedimento a carico di Spacey. I suoi avvocati, invece, ritengono che le azioni del premio Oscar non siano la causa scatenante delle perdite.