“La favorita” con il suo cast stellare (e già in odore di Oscar) esce in Ticino questo giovedì 24 gennaio. Ne parlano tutti bene? Un motivo ci sarà
LUGANO - Impossibile negarlo, la gente va pazza per le faide di corte, da Meghan contro Kate fino a Maria Stuarda e Elisabetta I (in un'altra pellicola nelle sale in questi giorni “Maria regina di Scozia”) i reali non sono mai stati così popolari.
Ne è la prova un altro film che è pronto a contendersi le attenzioni dei cinefili nostrani, ovverosia “La favorita” del regista greco Yorgos Lanthimos già pluripremiato (con anche il Gran premio della giuria a Venezia) e plurinominato, pure in odore di Oscar.
Il taglio, possiamo dirlo subito, è quello un po' più ricercato e psicologico: tribolata, malata e sofferente la Regina Anna (una sensazionale Olivia Colman) è contesa da due donne, la duchessa Sarah Churchill (Rachel Weisz) e la di lei cugina Abigail (Emma Stone), la cui famiglia è caduta in disgrazia. La lotta fra le due – ambiziose e affamate di potere – sarà di quelle senza esclusione di colpi (davvero, vedi box a qui sotto).
Al centro della tela una grandissima prova di tre attrici di spessore, tra le quali svetta l'addolorata monarca della Colman (che chi la conosce sa che è brava davvero), messe in scena con garbo ed estrema maestria da Lanthimos.
“La favorita” è uno di quei film fatti proprio bene e ai quali è difficile trovare qualcosa che non vada. Dal montaggio, al taglio delle inquadrature passando per la scenografia barocca fino ai dettagli più minuti, tutto è all'insegna della precisione millimetrica. Insomma, è senza dubbio un film d'autore e di quelli usciti pure bene.
Ma non pensate di annoiarvi, l'ascesa nella corte d'Inghilterra della giovane Abigail è avvincente (e strappa qualche risatina) anche se non è sempre facile capire per chi fare il tifo. In definitiva, da non perdere, anche solo per togliersi un po' dalla bocca quel sapore di popcorn e kolossal hollywoodiani.
Per il trionfo finale tutto è permesso
Le rivali Sarah e Abigail forse non avranno eserciti (come Maria ed Elisabetta) ma non per questo la loro faida è meno violenta. Fra angherie varie, bugie, minacce e uso improprio di piccioni (e conigli) le due non si risparmiano anche per quanto riguarda... le sberle.
Schiaffi, che ci ha tenuto a ribadire la stessa Stone – intervistata da Ok magazine – erano proprio veri: «Eccome se erano veri, ma siamo professioniste sappiamo come darli e anche come riceverli. Certo se uno vuole darci giù duro può farlo ma è proprio una cattiveria! In questo caso deve avere un senso, arrivare alla fine di un litigio o una discussione particolarmente animata», ha spiegato l'attrice americana.