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Non c'è pace per il trapper newyorchese Tekashi69, durante una lite il suo bodyguard è stato colpito da un proiettile ed è finito in ospedale
NEW YORK - Il giudice gliel'aveva detto proprio quella mattina: «Signor Hernandez, si tenga lontano dai guai altrimenti in prigione ci finirà per davvero». Eppure, poche ore dopo, il suo entourage è rimasto coinvolto in una rissa che si è tramutata in sparatoria e il suo bodyguard è rimasto ferito da una pallottola vagante.
Questo sabato il trapper di Brooklyn Tekashi69 era appena riuscito ad evitare il carcere, dopo che la corte gli aveva comminato una pena sospesa di 4 anni per una caso di atti sessuali con una ragazzina di 13 anni durante un party nel 2015. Lui si era dichiarato colpevole. Soddisfatto della sentenza, il 22enne, ha ringraziato sui social «Il buon Dio».
Nella serata dello stesso giorno l'artista, il cui nome completo è Daniel Hernandez, si era recato a Manhattan per incontrare un dirigente della sua casa discografica in un locale esclusivo. I problemi sono saltati fuori quando il personale del suddetto ha vietato l'ingresso al suo entourage che non l'ha presa benissimo.
Dopo gli spintoni e le sediate, riporta Tmz.com , sono saltate fuori le pistole. Uno dei bodyguard di Tekashi69 è rimasto ferito all'addome ed è stato ospedalizzato d'urgenza. A sparare il colpo, confermano le autorità, un ex-poliziotto impiegato come security nel locale.
Il ferito, sempre stando al portale di notizie Usa, sarebbe fuori pericolo.
