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REGNO UNITOKeira Knightley contro «la versione di Kate»

09.10.18 - 06:01
L'attrice non ha apprezzato che la Duchessa di Cambridge si sia mostrata ai media in perfetto ordine, poche ore dopo ogni parto
Keystone
Keira Knightley contro «la versione di Kate»
L'attrice non ha apprezzato che la Duchessa di Cambridge si sia mostrata ai media in perfetto ordine, poche ore dopo ogni parto

LONDRA - Keira Knightley non ha apprezzato l'immagine di perfezione mostrata da Kate Middleton durante le "apparizioni post-parto" davanti ai media di tutto il mondo.

L'attrice 33enne lo ha scritto in un capitolo del saggio "Feminists Dont’s Wear Pink (and Other Lies)" Scarlett Curtis. «Ci alziamo e guardiamo lo schermo della TV. Lei era fuori dall’ospedale sette ore dopo, con il volo perfettamente truccato e i tacchi alti. Mostrava il volto che il resto del mondo voleva vedere» scrive Knightley nelle pagine intitolate "The Weaker Sex" (Il sesso debole).

La Duchessa di Cambridge è accusata di aver offerto al mondo «una visione falsata» di quello che è il parto. «Nascondi. Nascondi il nostro dolore, i nostri corpi che si sono spezzati, il nostro seno dolorante, i nostri ormoni che infuriano. Sembra bello, Kate, non mostrare il tuo campo di battaglia. Sette ore dopo la tua lotta con la vita e con la morte, sette ore dopo che il tuo corpo si è spezzato e ne è venuta fuori una vita sanguinante e urlante. Non mostrarlo. Stai lì con la tua bambina tra le braccia e fatti fotografare da decine di fotografi di sesso maschile». 

L'attrice di "Espiazione" è tra quelle donne che avrebbero preferito vedere le foto di Middleton appena dopo il parto, piuttosto che il servizio fotografico allestito all'esterno della clinica. Quindi parla alla figlia Edie di tre anni e le spiega cosa significa portare a termine una gravidanza: ««La mia vagina si è spezzata. Tu sei nata urlando e con le braccia per aria. Ti hanno messo su di me, continuavi a urlare. La tua testa era deformata. Ricordo, sì, il vomito, il sangue, i punti. Ricordo il mio campo di battaglia. Il tuo campo di battaglia e la vita pulsante. E noi siamo il sesso debole? Davvero?». 

 

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