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BELLINZONAIl cinema dei Castelli si mostra al resto della Svizzera

13.03.18 - 06:01
La Three Castles Productions di Bellinzona ha portato “Alienato è l’uomo schiavo del presente” a Sciaffusa e lo presenterà a Zurigo. Una tappa fondamentale nella crescita della casa produttrice
Il cinema dei Castelli si mostra al resto della Svizzera
La Three Castles Productions di Bellinzona ha portato “Alienato è l’uomo schiavo del presente” a Sciaffusa e lo presenterà a Zurigo. Una tappa fondamentale nella crescita della casa produttrice

BELLINZONA - Lo scorso fine settimana “Alienato è l’uomo schiavo del presente”, il secondo cortometraggio realizzato dai giovani bellinzonesi della Three Castles Productions, è stato mostrato all'ottava edizione del Jugendkurzfilmwettberwerb all’interno del 22esimo Filmfestival Schaffhausen. È andata «bene dal punto di vista della partecipazione, è un festival molto carino ed interessante. La giuria ha preferito altri film (non hanno fatto una classifica ma hanno consegnato solo i primi 3 premi). Pazienza è stato bello comunque esserci!» ha spiegato il presidente della casa produttrice, Luigi Donato.

Venerdì 6 aprile, invece, sarà mostrato in concorso alle ore 20 al 42esimo Schweizer Jugendfilmtage a Zurigo. Di “Alienato è l’uomo schiavo del presente” avevamo già scritto qualche mese fa, in occasione della presentazione a Castellinaria. Il gruppo di lavoro bellinzonese torna a collaborare con l’attore Marco Capodieci, già presente sullo schermo nel loro primo cortometraggio “La Iena, il Gufo e il Toro” (2016). Abbiamo parlato con Luigi Donato dell'accoglienza del corto oltre Gottardo, e anche di altre cose.

Cosa si prova a portare un proprio lavoro a due kermesse che presentano (e valorizzano) i giovani di tutta la Svizzera?

«Una bella soddisfazione. È l’occasione per potersi confrontare con lavori realizzati da altri ragazzi che condividono la nostra stessa passione. Incontrare giovani che portano avanti delle idee, un po’ come facciamo noi, è molto stimolante perché ci permette di conoscere cose nuove e di vedere che magari ci sono altri che la pensano come noi».

Come è stato accolto negli scorsi mesi "Alienato è l'uomo schiavo del presente"?

«Il cortometraggio è stato presentato in anteprima a Castellinaria 2017 e già questo per noi è stato motivo di grande orgoglio. Qualsiasi lavoro facciamo, cerchiamo sempre di farlo divertendoci e credendo fortemente in quello che facciamo. “Alienato” è un cortometraggio che abbiamo sviluppato sulla carta abbastanza in fretta, il tempo di un paio di birre in compagnia. Abbiamo però cercato di riflettere su un tema importante e sempre più attuale oggi, ovvero l’eccessiva velocità della nuova era digitale. Fino ad ora le risposte sembrano essere positive».

Il corto sarà presentato anche in altri festival, prossimamente? Lo avete proposto a Locarno?

«Ci abbiamo provato, però forse non siamo ancora pronti per un festival così importante. Siamo felici in questo momento che nella nostra categoria, quella dei giovani cineasti, ci diano la possibilità di far vedere i nostri lavori. Lo abbiamo iscritto ad altri concorsi sulla scia dell’entusiasmo per le selezioni a Zurigo e Sciaffusa. Siamo comunque già contenti ed onorati di quello che ci sta succedendo ora».

Parliamo ora della Three Castles Productions: quando è nata e da chi è composta? Come sono suddivisi gli incarichi?

«La Three Castles Productions è un gruppo di giovani bellinzonesi nato nel 2015 e formato da Gioconda Donato, Luigi Donato, Nauris Felice e Giacomo Vanini. L’intento era quello di creare un gruppo che potesse collaborare e realizzare dei cortometraggi di qualità. Per fare un film infatti non basta una sola persona, bensì sono necessarie molte persone che siano in grado di occuparsi di cose differenti. Per esempio Nauris si è specializzato nella fotografia, Giacomo invece ha in mano tutto l’aspetto del sonoro, dal sound design alla musica composta ad hoc. Gioconda, unica professionista del gruppo, si occupa di curare la grafica e l’assistenza nelle produzioni mentre Luigi cura la regia. A questi si aggiunge Francesco Donato che si occupa di gestire le finanze del gruppo. Tuttavia per poter realizzare delle produzioni più importanti, dobbiamo ancora lavorare molto e ingrandire il nostro team. Siamo sicuri che a Bellinzona ci siano molti ragazzi sotto i trent’anni che hanno la nostra stessa passione ma a cui magari non è mai capitata l’occasione giusta per mettersi in mostra. Provare in fondo non costa nulla, male che va vi sarete solo divertiti con noi!».

Al momento state lavorando su qualche progetto?

«Proprio in queste settimane abbiamo trovato un’idea per il nostro prossimo cortometraggio, anche se è ancora tutta da sviluppare. In ogni lavoro che abbiamo prodotto finora ci siamo sempre dati come gruppo un obiettivo principale diverso, e guardando indietro ci siamo accorti che una parte spesso tralasciata, o messa in secondo piano, è stata la parte di ideazione della storia, ovvero la sceneggiatura. Come obiettivo del nostro prossimo corto abbiamo quindi deciso di prenderci il tempo necessario per sviluppare a fondo la sceneggiatura, facendo attenzione anche a principi narrativi e drammatici, e non solamente utilizzando il nostro istinto».

Avete un grande sogno che vorreste realizzare nel prossimo futuro?

«Il sogno più grande che in questo momento possiamo permetterci di avere è quello della realizzazione di un lungometraggio, dato che al giorno d’oggi a livello di costi non è più così proibitivo come una volta. Rimane comunque ancora un sogno in quanto non ci sentiamo all’altezza di sviluppare una storia sull’arco di 90-120 minuti, tenendo anche conto del fatto che dovremmo trovare il tempo libero necessario per poterlo fare. Nell’attesa di questo momento continueremo a lavorare a progetti più piccoli cercando ogni volta di fare un salto di qualità, senza però dimenticare di divertirci durante il processo».

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