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ITALIANon solo Argento: «Almeno una decina di attrici italiane a letto con Weinstein»

18.10.17 - 15:30
Lo ha dichiarato il regista e sceneggiatore Roberto Faenza: «C'era reticenza ad accusare il prepotente che abusava del suo potere in maniera scandalosa»
Non solo Argento: «Almeno una decina di attrici italiane a letto con Weinstein»
Lo ha dichiarato il regista e sceneggiatore Roberto Faenza: «C'era reticenza ad accusare il prepotente che abusava del suo potere in maniera scandalosa»

ROMA - Asia Argento non sarebbe l'unica attrice italiana finita nel mirino di Harvey Weinstein. Il regista e sceneggiatore Roberto Faenza ha dichiarato in un'intervista a Il Fatto Quotidiano che «ce ne sono anche altre, almeno una decina tra le attrici italiane che sono state a letto con lui per avere una particina in un suo film. Il che significa che tutti sapevano».

In molti si chiedono come mai le denunce arrivano dopo moltissimo tempo, in alcuni casi anche dopo vent'anni. Faenza pensa che sia perché «c'era reticenza ad accusare il prepotente che abusava del suo potere in maniera scandalosa» e aggiunge di essere colpito da «l'omertà di questo sistema di hollywoodiano fatto di un opportunismo raccapricciante. Finché Harvey ha fatto comodo nessuno ha parlato».

Il regista de "I giorni dell'abbandono" parla anche di Asia Argento, in particolare del tweet nel quale tira un ballo un regista/attore che, quando aveva 16 anni, le avrebbe mostrato il pene. «Quando si lancia un'accusa del genere dovresti fare anche il nome. Trovo grave in questo caso l'omertà dell'ambiente. È come se si svegliasse Biancaneve e scoprisse che uno dei nani era un delinquente. Ma dov'erano tutti?».

Asia Argento martedì sera è stata intervistata dalla trasmissione "Cartabianca" di Rai 3. In collegamento da Berlino, l'attrice e regista ha detto che non ha intenzione di tornare in Italia a breve: «Non vedo cosa ci sto a fare in Italia adesso, tornerò quando le cose miglioreranno per combattere le battaglie con tutte le altre donne». In merito al perché non abbia parlato prima di quel caso avvenuto quando era 16enne, e come mai abbia scelto di non fare nomi, ha spiegato: «Non ho bisogno di fare i nomi, perché in Italia c’è la prescrizione. Anche se li denunciassi non avrei nessun potere giuridico contro questi uomini, ma l’ho comunque detto per sostenere altre donne nel denunciare».

Suo padre Dario ha dichiarato di aver saputo di Weinstein solo nei giorni scorsi. Lei ha spiegato di essersi sentita in colpa e di aver taciuto per paura e non per calcolo: «Ci ho messo tantissimo tempo anche a dirlo a mia madre».

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