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CANTONEQuando il jazz è suonato da un... Trioinsolito

03.08.16 - 06:00
È stato pubblicato poche settimane fa “Lady Bird”, il primo album della formazione luganese
Quando il jazz è suonato da un... Trioinsolito
È stato pubblicato poche settimane fa “Lady Bird”, il primo album della formazione luganese

LUGANO - Dieci brani, dieci standard, selezionati e interpretati con passione, con cura, da cui traboccano - nitidi - il talento e il pesante bagaglio sonoro che ognuno dei musicisti del combo porta con sé. Bagagli sonori costruiti con anni e anni di esperienza sul palco, che si incontrano, si rincorrono e che, alla fine, si amalgamano alla perfezione. Questo, molto in sintesi, è il Trioinsolito, progetto luganese di matrice jazz, venuto alla luce per mano di Andreas Gubser (pianoforte), Bettina Mallepell (voce) e Giovanni Falbo (sassofoni). 

«Ci siamo incontrati una fredda sera d’inverno del 2012, tra le mura del Teatro di Banco», ci spiega Falbo. «In quegli istanti è nata una jam session che, ben presto, si è trasformata in un’amicizia… Un’amicizia a cui, nel contempo, si è aggregato il desiderio comune di creare un trio...», prosegue. «Perché Trioinsolito? Il nome, ideato da Andreas, nasce dal fatto che la formazione non ha una sezione ritmica, bensì “soltanto” voce, pianoforte e sassofono…».

“But Not For Me” e “I Got Rhythm” di George Gershwin, oppure la stessa title-track, firmata da Tadd Dameron, così come “Caravan” di Duke Ellington, sono alcune delle dieci composizioni interpretate dal trio, registrate in presa diretta pochi mesi fa da Nicola Calgari: sonorità anni Trenta, Quaranta, che, a occhi chiusi e con un po’ di fantasia, brano dopo brano ci portano per mano all'interno dei club fumosi e poco illuminati dell’epoca…

Non resta, quindi, che attendere la data del prossimo - insolito - show...

 

 

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