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«Quel palco fa venire i brividi, anche a nonna Emilia»

LAMONE«Quel palco fa venire i brividi, anche a nonna Emilia»

10.05.16 - 06:00
La giovane cantante ticinese Rossella Saporito racconta il suo exploit a "The Voice of Italy”. Compresa l’incredibile gaffe della sua prima tifosa
Rossella Saporito
«Quel palco fa venire i brividi, anche a nonna Emilia»
La giovane cantante ticinese Rossella Saporito racconta il suo exploit a "The Voice of Italy”. Compresa l’incredibile gaffe della sua prima tifosa

LAMONE - «Mia nonna Emilia? È una delle mie più grandi sostenitrici. Non è abituata alle telecamere. E si è lasciata andare». Ci scherza su, Rossella Saporito. La 18enne di Lamone è reduce dall’ottima performance a “The Voice of Italy”, in onda sulla RAI. Ed è proprio all’ultimo gradino delle audizioni che, alcune settimane fa, nonna Emilia si è lasciata andare a un’espressione piuttosto colorita («Bastarda…») verso la giudice Raffaella Carrà, colpevole di averle bocciato la nipote. A bocce ferme, ora Rossella si racconta: «Per me già il fatto di essere lì ha rappresentato un grande traguardo. Non mi aspettavo di arrivare così lontano».

Eri l’unica ticinese in gara, su migliaia di partecipanti. Avresti potuto rappresentare la Svizzera in un programma seguitissimo. Ce l’hai un po’ anche tu con la Carrà?

«Sinceramente no. Sono una tipa “soul”. So che il mio non è proprio il suo genere. Sono stata un po’ sfortunata, perché gli altri tre giudici in gara avevano già completato i loro team. Solo Raffaella aveva ancora un posto a disposizione. Ero al posto giusto al momento sbagliato probabilmente. Vedevo che Max Pezzali e Dolcenera cantavano con me il mio brano, “Always” di Bon Jovi, e dentro di me mi dispiaceva. Perché potendo, uno di loro forse mi avrebbe scelta».

Li hai potuti conoscere di persona?

«Macché. Lì è tutto super organizzato. E non puoi entrare in contatto con i giudici, anche per non influenzarli. Trovo sia giusto così».

Cosa ti ha colpito di questa esperienza televisiva?

«La grande organizzazione che sta dietro al programma. Io sono stata a Roma, a Milano. È una macchina enorme. E poi l’emozione che si prova sul palco. Quella con “The Voice” è stata l’esperienza più bella della mia vita».

La Carrà ti ha definita troppo “in erba”. È un commento in cui ti identifichi?

«Ci sta. Ho solo 18 anni e ho ancora un sacco di cose da imparare. Penso che abbia ragione. Sto frequentando una scuola di canto presso il Movimento Artistico Ticinese, mi rimbocco le maniche».

Qual è il tuo punto forte?

«La potenza della voce probabilmente».

Riproverai a bussare alle porte di “The Voice”?

«Non penso. Alla fine è un ambiente che già conosco. È andata così e lo accetto. Vorrei provare altro. Il mio sogno sarebbe quello di partecipare ad “Amici”. Anche in Svizzera, fino a qualche tempo fa, c’era il concorso di “The Voice”. Poi l’hanno sospeso. Le barriere linguistiche, tipiche della nostra nazione, a volte bloccano determinati progetti».

Alcuni ritengono che per un cantante ticinese sia impossibile fare carriera e arrivare al professionismo. Tu cosa ne pensi?

«Non sono d’accordo. Basta avere voglia di lanciarsi. Io ci ho provato. E ci riproverò. Anche se rimango convinta che un bravo cantante in realtà debba riuscire a emergere da solo, non grazie ai talent».

E allora perché non produci un tuo disco?

«Perché adesso è troppo presto. A che serve produrre un disco se poi te lo comprano solo i tuoi parenti? No, io preferisco fare i passi giusti. Con la mia maestra Valentina Buttafarro, sto lavorando a un progetto di riarrangiamento musicale. Partecipo a serate e a concorsi, mi faccio conoscere piano piano. E poi si vedrà. Nel giugno del 2015 ho pure vinto il concorso “Show Time” a Bellinzona. Inoltre curo parecchio il mio canale YouTube, che porta il mio nome».

Saresti pronta a lasciare tutto per la musica?

«No. O meglio, non subito. Frequento il terzo anno della scuola cantonale di commercio. È importante avere un diploma in mano. Anche perché nel mondo della musica fai in fretta a passare dal successo al dimenticatoio».

Da dove arriva la tua passione per la musica?

«Da mio padre Luigi. Me l’ha trasmessa lui. La mia famiglia mi sostiene parecchio. Mi hanno pure creato una sala insonorizzata in casa. Così non disturbo il vicinato durante le prove».

E la nonna tifosa?

«Lei mi segue ovunque. Quella parola gli è scappata per l’emozione e per la tensione. Si è subito scusata comunque. Quel palco fa venire i brividi. Anche alle nonne e, in generale, ai parenti che stanno dietro le quinte».

Sui social network l’episodio è stato discusso parecchio.

«In molti hanno preso questa sua espressione colorita come qualcosa di simpatico. Alcuni sostenitori di Raffaella invece hanno criticato mia nonna. Ma io lo ripeto, le è uscito così».

In un certo senso questa gaffe involontaria ha aumentato pure la tua popolarità?

«È incredibile. Dopo la mia esibizione a “The Voice” in tantissimi mi hanno contattata su Facebook. Tanto che ho superato il limite delle 5000 amicizie. Spero lo abbiano fatto per la mia voce e non solo per la simpatia di nonna Emilia».

 

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