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La stilista ritiene che il movimento MeToo non deve togliere alle donne la femminilità
MILANO - Donatella Versace insiste nel dire che il movimento MeToo non implica che le donne devono smettere di essere 'sexy'.
La stilista 63enne ritiene che il rafforzamento delle donne richieda anche la dimostrazione di 'femminilità' e che le persone appaiono al meglio possibile, e pensa che la sensualità sia un'attitudine piuttosto che qualcosa connesso con il sesso.
Al quotidiano The Times ha detto: «Rafforzarti vuol dire apparire al tuo meglio, mostrare la tua femminilità. Essere sexy è un'attitudine. Non è qualcosa per forza collegata al sesso. Può voler dire, 'Guardami, ho qualcosa da dire'. Il rafforzamento delle donne non deve passare attraverso qualcuno che indossa jeans e non ha make-up. Cosa dovremmo fare secondo MeToo, smettere di essere sexy?».
Donatella è affascinata dai social media e ritiene che questi abbiano portato ad una rivoluzione per il brand Versace dato che ora è più facile raggiungere un pubblico più giovane.
«È una rivoluzione completa. Ora c'è un contatto diretto con una generazione più giovane. Puoi ascoltare persone diverse di tutto il mondo, e rende più semplice capire che c'è bisogno cambiare. E' stato grazie a conversazioni su internet che ho deciso di cambiare quello che stavo facendo», ha rivelato.
