Cerca e trova immobili

AUSTRALIACanguri alti due metri, l'addio dovuto al clima

04.07.16 - 12:32
Canguri alti due metri, l'addio dovuto al clima

SYDNEY - Una nuova ricerca può aver risolto il dilemma che divide gli scienziati, su cosa abbia causato l'estinzione in massa 50 mila anni fa della megafauna australiana, come canguri alti due metri e diprotodonti, vombati grandi come rinoceronti: fu il cambiamento climatico o furono gli esseri umani? Nuovi risultati di uno studio del ricchissimo sito fossile di Lancefield nell'altipiano Macedon, 73 km a nord di Melbourne, puntano il dito sul cambiamento climatico.

«La siccità fu molto severa a quel tempo, e stiamo cominciando a vedere sempre più evidenze di un cambiamento climatico massiccio in quel periodo nel sud-est dell'Australia», scrive l'archeologo Joe Dortch dell'Università del Western Australia, in uno studio che sta per essere pubblicato sulla rivista Quaternary Science Reviews.

«Lo dimostra il fatto che in quella che era la palude di Lancefield, l'ultima fonte d'acqua sopravvissuta alla siccità, fra i resti fossili di canguri giganti non vi erano individui giovani o anziani. Questo ci dice che i membri più vulnerabili del gruppo erano già periti prima in altri luoghi e che quelli erano i più sani e gli ultimi della specie. Se fosse stato un luogo in cui esseri umani cacciavano, avremmo trovato i resti di una gamma più ampia di animali», aggiunge.

«Le migliaia di fossili recuperati nella palude di Lancefield risalgono a periodi fra e 80 mila e 50 mila anni fa, e il periodo più recente coincide con l'arrivo di esseri umani in Australia e con una siccità estremamente severa, che durò forse per millenni», spiega Dortch. Il sito scoperto nel 1843, da cui sono stati recuperate migliaia di resti fossili, è studiato dagli archeologi sin dagli anni 1970 ed è di grande valore, perché contiene evidenze di coesistenza tra megafauna ed esseri umani.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE