Cerca e trova immobili

REGNO UNITOD.M.O: è il momento di “Resurrected”

14.11.16 - 06:00
Lo scorso 1. ottobre è stato dato alle stampe il nuovo ep dei D.M.O, “Resurrected”. Dean Oldfield, il vocalist - nonché nipote di Martin Gore (Depeche Mode) -, ne narra la genesi…
D.M.O: è il momento di “Resurrected”
Lo scorso 1. ottobre è stato dato alle stampe il nuovo ep dei D.M.O, “Resurrected”. Dean Oldfield, il vocalist - nonché nipote di Martin Gore (Depeche Mode) -, ne narra la genesi…

BASILDON - Ho incontrato Dean lo scorso mese di giugno a Lugano, istanti in cui aveva deciso di concedersi qualche giorno di relax alle nostre latitudini, ospite - come accade da qualche tempo a questa parte - degli amici Ivan e Patrizia di Paradiso. Seduti al tavolo di un bar, iPhone alla mano, allaccia le cuffie, me le consegna e preme play: la demo di “Rebel” (trasformata, poi, nella quarta e ultima traccia di “Resurrected”, ndr) si materializza nelle mie orecchie. «Ti piace?», mi chiede. «Manca qualche rifinitura - precisa, nel frattempo - ma ti puoi comunque fare un’idea...».

Già artefice di due (auto)produzioni di ottima fattura - “Blacklisted” (ep, 2015) e “Just Love” (singolo, 2016) -, in “Resurrected” il combo britannico mostra però una nitida maturazione, una nitida evoluzione nel concepimento complessivo, così come nell’aspetto strutturale dell’ep, in cui synth, ammalianti, traboccano, ipnotici, da ogni singola composizione...

Dean, raccontami come ha incominciato a prendere forma “Resurrected”...

«“Ghost Man” è stata la prima canzone a venire alla luce: un giorno del 2015 ero a Lugano e iniziai ad abbozzare qualche verso…».

Vuoi analizzare i testi, brano per brano?

«“Outlaw” racconta un tipo di comportamento provocatorio che, talvolta, sento di assumere...».

“Resurrection” narra invece del momento in cui ho ritrovato me stesso... Oggi ritengo di essere una persona migliore: sono convinto che qualsiasi essere umano nel corso della propria esistenza commetta degli errori...».

«“Ghost Man”: non ricordo per quale motivo questi versi hanno iniziato a prendere forma... È curiosa questa cosa, capisco, eppure è così…».

«“Rebel” è un messaggio per una persona che fino a qualche tempo fa ha fatto parte della mia vita: "La tua opinione non mi interessa…"».

Raccontami il processo di lavorazione dell’ep...

«Per “Blacklisted” avevo lavorato ai testi, alle sonorità e alla struttura melodica dei brani passando quegli embrioni a Jack (Hollister, chitarra) e ad Alex (Bourner, batteria) per la messa a punto delle ultime rifiniture. In “Resurrected”, invece, anch’io ho preso parte all’ultima fase...».

Quando il prossimo show nella Svizzera italiana?

«Non so ancora dirti quando, ma torneremo… Ne sono sicuro...».

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE