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Il governo federale mette in guardia dagli attacchi informatici notturni. Quali sono i metodi utilizzati e come proteggersi
BERNA - Gli hacker stanno ancora prendendo di mira gli account WhatsApp. Stando a un recente articolo apparto sul sito web del governo federale National Cyber Security Centre, gli attacchi si verificano di notte e negli ultimi giorni si sono intensificati.
Le vittime hanno riferito di aver ricevuto molte chiamate durante la notte e che l'accesso all'app di messaggistica era stato bloccato. Inoltre, le persone facenti parte della lista contatti del telefono colpito hanno riportato che sul profilo dell'account sono apparse strane immagini del profilo e che, nelle chat di gruppo, sono stati inviati dei numeri sconosciuti.
Di norma, l'attacco si svolge così:
1. L'hacker inserisce il numero da attaccare nel suo WhatsApp come proprio.
2. All'indirizzo e-mail memorizzato sull'account viene inviato un codice per verificarne la legittimità.
3. Se questo metodo non funziona, è possibile essere chiamati e farsi leggere il codice, che viene letto anche alla segreteria telefonica.
4. In molte segreterie telefoniche la password non è mai stata modificata dopo l'installazione, per cui la password predefinita, come le ultime quattro cifre dei numeri di telefono, funziona ancora.
5. L'hacker può ascoltare il codice e quindi ottenere l'accesso all'account Whatsapp.
Dopo aver preso il controllo dell'account WhatsApp, gli hacker attivano immediatamente l'autenticazione a due fattori per impedire alla vittima di recuperare facilmente l'account. Successivamente, gli hacker cercano spesso di attaccare anche gli account della lista contatti.
Questo tipo di attacco hacker non è nuovo. Già due anni fa, l'NCSC aveva segnalato la possibilità di impossessarsi di account WhatsApp tramite segreterie telefoniche violate. Per proteggersi viene consigliato di cambiare al più presto tutte le password preimpostate, senza scegliere combinazioni banali o facili da indovinare. Impostare l’autenticazione a due fattori ogniqualvolta che ne viene data la possibilità. Se si ricevono messaggi sospetti dal proprio gestore telefonico, è bene segnalarlo al più presto. In generale, i codici PIN devono essere trattati come le password. In nessun caso tali informazioni devono essere trasmesse a terzi o inserite in siti web non sicuri.
