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SVIZZERASalari dei presidenti del Cda: salgono più fortemente che quelli dei Ceo  

26.10.16 - 15:50
La crescita è più forte tra le imprese di media grandezza
Salari dei presidenti del Cda: salgono più fortemente che quelli dei Ceo  
La crescita è più forte tra le imprese di media grandezza

ZURIGO - I salari dei presidenti dei consigli d'amministrazione (Cda) delle aziende svizzere quotate in Borsa salgono più rapidamente di quelli dei presidenti della direzione. Secondo uno studio pubblicato oggi da PwC la crescita è più forte tra le imprese di media grandezza, mentre tra quelle piccole c'è maggiore moderazione.

La remunerazione mediana dei presidenti del Cda delle 28 ditte di dimensioni medie quotate nell'indice SMIM ammontava lo scorso anno a 708'000 franchi, il 2% in più del 2014, afferma la società di consulenza e di revisione. Ciò significa che la metà percepiva più di quella cifra e la metà meno. Complessivamente la remunerazione mediana è aumentata dell'84% rispetto al 2007. Per i Ceo la progressione è stata solo di un quarto, a 3,6 milioni di franchi.

Nelle 20 aziende quotate nell'indice SMI i presidenti dell'organo di sorveglianza hanno ricevuto una remunerazione mediana di 1,3 milioni di franchi, un terzo in più rispetto al 2007. I presidenti della direzione hanno dal canto loro intascato 6,9 milioni, pari a un incremento di appena il 10%.

Tuttavia nel 2007 le buste paga dei Ceo erano ancora molto gonfie grazie al boom dei mercati azionari. Allora i "capoclassifica" erano il presidente della direzione di Credit Suisse, Brady Dougan, e di Roche, Franz Humer, con circa 22 milioni di franchi ciascuno. Nel 2015 il meglio pagato era il numero uno di UBS, Sergio Ermotti, con 14,3 milioni.

Di Tidjane Thiam, ai vertici di Credit Suisse dal luglio scorso, non è stato tenuto pienamente conto. Ma oltre al salario e ai bonus ordinari egli ha ottenuto una compensazione di svariati milioni per i bonus - pretese basate su azioni - che ha perso lasciando il suo precedente datore di lavoro, il gruppo assicurativo britannico Prudential. Complessivamente Thiam ha percepito 18,9 milioni di franchi, molto più di Ermotti quindi.

In generale le aziende di media grandezza hanno recuperato terreno rispetto a quelle grandi in materia di compensi dei propri presidenti del Cda e della direzione, ha affermato il co-autore dello studio Robert Kuipers di PwC Svizzera in una conferenza telefonica. Nel 2007 il Ceo di un'impresa quotata nell'SMI riceveva 2,7 volte quanto quello di una società di medie dimensioni, nel 2015 solo 1,9 volte tanto. Questa evoluzione si potrebbe spiegare con il fatto che le esigenze in materia di competenze e l'intensa regolamentazione siano aumentate specialmente per le medie imprese, ha sostenuto Kuipers.

Maggiore moderazione viene esercitata dalle piccole ditte quotate in Borsa: tra queste la remunerazione mediana di un presidente del Cda è scesa del 6% dal 2007, a 313'000 franchi. Nello stesso lasso di tempo per i Ceo è diminuita del 4% a 1,2 milioni.

Secondo PwC l'opinione generalizzata che i compensi dei presidenti della direzione salgono anche quando la loro azienda va peggio non è del tutto vera. In caso di cattiva prestazione nel confronto con altri attori del ramo nella maggior parte delle società vengono tagliati i bonus, mentre in caso contrario essi aumentano. Tra prestazione e remunerazione sussiste quindi un chiaro rapporto, rileva PwC.
 
 

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