Al via negli Usa e solo su dispositivi Android una versione Kids che dovrebbe tutelarli, controllata in toto dai genitori: ma le polemiche già fervono
MENLO PARK - Non è ancora arrivata, ma già sta facendo parecchio discutere. È la chat che Facebook ha ideato per i bambini: Messenger Kids è stata presentata nelle scorse ore in America, dove verrà sperimentata per ora solo sui dispositivi Apple. Ma già si programma l'estensione ad Android e al resto del mondo, accompagnata da feroci polemiche.
L'idea nasce infatti dalla volontà di tutelare quella fascia di utenti under 13 che già esiste nell'ombra e quotidianamente corre rischi: Messenger Kids, versione semplificata e più allegra di quella omonima destinata agli adulti, si appoggerà all'account dei genitori, che dovranno autorizzare accessi e amicizie, e funzionerà solo con rete WiFi. Ma il primo a non esserne convinto è addirittura l'ex presidente di Facebook Sean Parker, che si è affrettato a prendere le distanze: «Dio solo sa cosa fanno i social network al cervello dei nostri bambini», ha dichiarato, sottolineando come si «approfittino della vulnerabilità umana», non foss'altro creando una pericolosa dipendenza.
Secondo recenti studi condotti in Corea del Sud, comporterebbero addirittura squilibri chimici dei ragazzi, sottoposti così a depressione, ansia e sonnolenza. E questo senza arrivare ad hacker e pedofili, che la chat dedicata tenterebbe anzi a tagliare fuori. La recente esperienza di YouTube proverebbe però che non è tutto così scontato. La sua versione Kids negli Usa e nel Regno Unito starebbe creando seri problemi legati a contenuti violenti e commenti osceni. Fra le derive, da non dimenticare anche il cyberbullismo.