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PORTOGALLOLisbona 'svende' 85 Mirò per fare cassa, è polemica

14.01.14 - 17:58
Il Banco Portugues de Negocios deve coprire un buco da 1,8 miliardi
Keystone
Lisbona 'svende' 85 Mirò per fare cassa, è polemica
Il Banco Portugues de Negocios deve coprire un buco da 1,8 miliardi

LISBONA - È ciò che resta del naufragio finanziario del Banco Portugues de Negocios (Bpn) e il governo portoghese la metterà all'asta per potere colmare il buco da 1,8 miliardi lasciato dalla nazionalizzazione della banca. Si tratta di un'intera collezione composta da 85 opere dell'artista catalano Joan Mirò, acquisita dallo Stato nel 2008, all'epoca del tracollo di Bpn, che verrà battuta all'asta da Christiès il 4 e il 5 febbraio prossimi.

Il governo conservatore di Pedro Passos Coelho punta così a racimolare almeno 35,5 milioni di euro (la base d'asta). Ma la liquidazione di un pezzo della ricchezza del Paese sta suscitando una vera e propria rivolta. Molte personalità della cultura hanno lanciato via internet una petizione contro quella che definiscono la "seconda spoliazione di un patrimonio di tutti i portoghesi, già chiamati a pagare il conto di Bpn", già firmata da 3500 cittadini. Mentre i partiti dell'opposizione, quello socialista e quello comunista, hanno promosso due mozioni contro la vendita all'incanto, che saranno discusse venerdì in Parlamento.

Pitture su tela, acrilici, disegni, guaches e sculture, realizzati nell'arco di sette decenni dal pittore catalano, nato a Barcellona e morto a Palma di Maiorca nel Natale del 1983. "Una delle offerte più ampie e impressionanti di Mirò mai messe su piazza", assicurano da Christiès.

In uno dei lotti, l'olio su tela del 1968 intitolato 'Mujer y pajaros' - due dei motivi classici dell'artista catalano - stimato fra i 4,7 e gli 8,3 milioni di euro. O, anche, 'Pintura 1953', una tela di grandi dimensioni (57 per 500 cm), in uno dei formati orizzontali che Mirò trasferì su materiali come la ceramica a grandi edifici pubblici, che parte da una base d'asta fra i 2,99 e i 4,19 milioni di euro.

Nei lotti, anche un gruppo di sei pitture su masonite, che fanno parte di un corpus di 27 pezzi creati da Mirò nell'estate del 1936, in pieno scoppio della Guerra Civile spagnola (1936-1939). Dell'anno successivo, il 1937, è la tela 'Cancion de pajaro en otoño', che l'artista catalano realizzò dopo essersi rifugiato in Francia: andrà al migliore offerente a partire da un prezzo fra i 2 e i 3 milioni di euro.

Anche se nessuna delle 85 opere della collezione appartiene alla serie di 'Pinturas sueño', come 'Estrella azul' (1927), aggiudicata nel giugno scorso da Sotheby's di Londra per 30 milioni di euro - il doppio della base d'asta - la produzione di Mirò è andata al rialzo negli ultimi anni, a partire dalle retrospettive a lui dedicate dalla Tate Modern di Londra nel 2011 e la successiva allestita dalla Fondazione intitolata al pittore a Barcellona.

Dall'acquisizione nel 2008, quando l'allora governo socialista di José Socrates nazionalizzò Bpn, i quadri e le sculture sono conservati in un magazzino della Caja General de Depositos di Lisbona e non sono mai stati esposti in Portogallo, sebbene alcune delle opere siano state prestate all'estero, come per la retrospettiva organizzata nel 2009 dal Museo di Arte Moderna di New York (Moma).

La Casa de la Libertad di Mario Cesariny, promotrice della petizione in Internet, non solo bolla l'alienazione come "dannosa e irreversibile", ma parla di "autentica svendita". E ricorda che una società di auditing coinvolta nella liquidazione di Bpn stimò il valore della collezione fra gli 80 e i 150 milioni di euro, molto al di sopra dei 35,5 fissati come obiettivo dell'asta.

L'istituzione culturale sottolinea anche che il suo mantenimento e l'esposizione al pubblico delle opere consentirebbe entrate "molto superiori a quelle che si pretende di ottenere dalla vendita delle importanti e insostituibili testimonianze della storia dell'arte mondiale". I socialisti reclamano la sospensione dell'asta e "una valutazione realista" della collezione. Mentre i comunisti ricordano che "le opere sono state acquisite con lo sforzo di tutti i portoghesi, attraverso la nazionalizzazione di Bpn" e che fanno parte del patrimonio universale.

ats ans

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