Nessun candidato ha raggiunto la maggioranza. Anzi, è arrivata una valanga di schede bianche
ROMA - Quasi mille schede bianche nelle prime votazioni per eleggere i presidenti di Senato e Camera in Italia: 590 a Montecitorio, 312 a Palazzo Madama. Il resto sono voti nulli o dispersi. Nel pomeriggio le seconde votazione, ma non si prevede un esito diverso.
E' l'immagine di un Parlamento bloccato già alla prima seduta dai veti incrociati tra i partiti che hanno vinto le elezioni.
Il M5s - che è il primo partito, ma non ha la maggioranza - rivendica la presidenza di Montecitorio per far partire il cambiamento chiesto dagli elettori grillini, ma non vuole discuterla con Berlusconi nè votare al Senato il candidato del centrodestra, Paolo Romani, perchè condannato in attesa della Cassazione.
Il centrodestra - che è la prima coalizione, ma non ha i voti per essere autonoma - concederebbe Montecitorio ai Cinquestelle solo a patto che riconoscano la leadership di Berlusconi e votino Romani.
Il Pd per ora sta alla finestra.