Intanto Dessì rinuncia alla candidatura per non essere strumentalizzato
MILANO - «Condivido la delusione, lo scetticismo, anche il disgusto verso la politica e i politici di professione considerati addirittura incapaci e ladri ma la risposta non può essere quella di scegliere un male peggiore, il rischio di cadere nelle mani del populismo, dei pauperisti e giustizialisti a 5 stelle. Sarebbe un vero disastro». Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Studio Aperto.
«Rivolgo un appello a chi come me non ama la politica dei politici di professione e dei grillini: non dobbiamo permettere che l'Italia venga distrutta da questi incapaci, incompetenti, irresponsabili», ha aggiunto. Quali saranno i titoli dei giornali del 5 marzo? «Non li posso sapere ma posso dire cosa sogno: 'Silvio trionfa ancora'», ha scherzato infine.
Dessì rinuncia alla candidatura - «Ho sentito Dessì, ha convenuto che non fosse giusto continuare a farsi strumentalizzare e ha deciso di fare un passo indietro rinunciando a candidarsi» ha detto invece, da Palermo, il candidato premier dell'M5S Luigi Di Maio.
«Dessì è comunque un incensurato e il Comune di Frascati ci ha risposto che il titolo in base al quale possiede la casa è legittimo», ha aggiunto. «Siamo stati vittime di attacchi violentissimi - ha aggiunto - Emanuele ha scelto di non candidarsi per proteggere il Movimento».
«Gli impresentabili sono altri - ha spiegato Di Maio - come Luigi Cesaro o gli amici di Cuffaro che ha candidato Renzi». E ai giornalisti che gli chiedevano di fare i nomi dei cosiddetti impresentabili in Sicilia ha aggiunto: «Presto avrete tutto l'elenco».