Nel 90% dei casi, indica il "Rapporto annuale della Cooperazione internazionale della Svizzera", l´aiuto pubblico allo sviluppo comprende contributi della DSC e del seco, mentre il rimanente 10% proviene da altri uffici federali, dal cantoni e dai comuni.
Secondo il comunicato, la cooperazione allo sviluppo della DSC si è concentrata su 17 paesi prioritari e 4 programmi speciali. L´aiuto umanitario, ugualmente facente parte della DSC, è confluito in 16 regioni prioritarie. Le misure commerciali e politico-economiche del seco hanno interessato 16 paesi in via di sviluppo e 12 in transizione.
In cifre assolute, la spesa nel 2002 per i più poveri è stata inferiore al 2001 (0,34%). Tale flessione è dovuta in primo luogo, stando al comunicato, al ritardo della decisione circa la tredicesima ricostituzione del capitale dell´Agenzia per lo sviluppo internazionale della Banca mondiale.
ATS