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COMUNALI 2024“Eredità digitale” che fare?

08.04.24 - 10:21
Tiziano Galeazzi, Municipale uscente e ricandidato nr 2 – lista 6
Archivio Tipress
“Eredità digitale” che fare?
Tiziano Galeazzi, Municipale uscente e ricandidato nr 2 – lista 6

LUGANO - La tendenza demografica di un costante invecchiamento della popolazione, assieme allo sviluppo sempre più rapido della digitalizzazione, che non riguarda solo la vita quotidiana ma tutti gli aspetti della vita (amministrativi, finanziari, fiscali, contrattuali, ecc.) rappresentano una grande sfida per la nostra società. L'analisi dettagliata dei dati demografici della Città di Lugano è condotta dalla Statistica urbana, e l’Informatica realizza la digitalizzazione, entrambi i settori nel Dicastero da me condotto. Per questo motivo e per la mia profonda convinzione personale ritengo che la sensibilizzazione, l’informazione, l’aiuto e il sostegno alla popolazione (in particolare a quella anziana) in questo ambito sia una delle grandi priorità della politica, sia comunale che cantonale.

Oltre al tema dell’entrata nel mondo digitale, non dobbiamo ignorare la problematica dell’uscita, ovvero dell’eredità digitale. In una realtà sempre più informatizzata, quale le nostre vite intrecciano con il mondo di internet, il concetto di eredità ha assunto una nuova dimensione. Assieme ai beni fisici e ai documenti scritti di pugno, le nostre impronte digitali costituiscono oramai una parte significativa di ciò che lasciamo ai posteri. Tuttavia questo cambiamento comporta una serie di sfide, in particolare per quanto riguarda la creazione e la gestione dei testamenti digitali, che comprendono le istruzioni e le volontà relative ai beni e a documenti digitali di una persona dopo la sua morte. Pensiamo ad esempio a contratti redatti e firmati elettronicamente custoditi in archivi online (cloud), ai conti aperti tramite applicazioni presso una delle nuove aziende che offrono servizi finanziari oppure, più semplicemente, alle migliaia di fotografie di famiglia depositate nel cellulare, online o ai profili sulle piattaforme social. Mentre i testamenti tradizionali possono riguardare i beni tangibili, spesso non si occupano dei beni digitali, causando complicazioni e incertezze per i propri cari.

Una delle principali sfide associate ai testamenti digitali è la varietà e la complessità dei beni stessi, le persone spesso gestiscono tramite numerosi servizi online, ognuno dei quali è regolato da diversi cavilli contrattuali e politiche sulla riservatezza (privacy). Senza disposizioni chiare, l'accesso a questi servizi e la gestione dei relativi conti (account) può essere un compito arduo per gli esecutori testamentari, con il rischio che beni preziosi vengano trascurati o persi per sempre.

Inoltre, il panorama giuridico relativo ai testamenti digitali, fondamentale per poter permettere una pianificazione successoria digitale, è ancora in evoluzione.

Un'altra sfida significativa è rappresentata dalle implicazioni per la sicurezza e la privacy di questi beni. La concessione dell'accesso postumo ai conti online solleva preoccupazioni circa la liceità dell’autorizzazione e il furto di identità. Bilanciare l'esigenza di preservare la riservatezza con la necessità di accedere a informazioni vitali è un compito delicato che richiede un'attenta considerazione e solide misure di sicurezza.

Infine, il rapido ritmo del progresso tecnologico accentua la complessità della sfida. Le piattaforme evolvono, gli standard di sicurezza cambiano e nuovi beni digitali emergono, rendendo obsolete le istruzioni testamentarie. Rivedere e aggiornare regolarmente i testamenti digitali per riflettere questi cambiamenti è essenziale per garantirne l'efficacia e la rilevanza nel tempo.

Per dare concretezza alle mie parole, auspico a ognuno di realizzare un inventario dei propri beni digitali, documentando le informazioni rilevanti sugli account, le credenziali di accesso e le istruzioni per la loro disposizione, di conservarlo in modo sicuro e condiviso con persone fidate, famigliari o esecutori nominati e/o testamentari.

Affrontare queste sfide richiede un aumento considerevole della consapevolezza, adottando un approccio proattivo e una pianificazione ponderata: un campo di azione della politica che mi auguro il Comune di Lugano saprà e potrà affrontare per il bene di tutti i suoi cittadini. L’informazione anche su questo tema andrebbe fatta al più presto, non per tutelare qualcuno ma per renderlo consapevole.

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