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COMUNALI 2024La conciliabilità famiglia-lavoro è davvero una priorità del Comune di Lugano?

04.04.24 - 08:42
Jasmine Altin, candidata lista della sinistra al Consiglio comunale di Lugano
Jasmine Altin
Fonte Jasmine Altin
La conciliabilità famiglia-lavoro è davvero una priorità del Comune di Lugano?
Jasmine Altin, candidata lista della sinistra al Consiglio comunale di Lugano

LUGANO - La conciliabilità famiglia - lavoro è davvero una priorità del Comune di Lugano? Il “caso” del nido d’infanzia di Pregassona

Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale della legislatura, è stato bocciato il Messaggio municipale concernente la costituzione di un diritto di superficie a titolo gratuito tra la Città di Lugano e Lugano Istituti Sociali (LIS), per la realizzazione di un nuovo nido d’infanzia, nonché il versamento di un contributo annuo di CHF 48’000.- da parte del Comune a tale progetto. In favore del progetto si sono schierati PS, PC, Forum Alternativo e Lega. Mentre i contrari, seppur a dire di questi ultimi solo a fronte della contestata ubicazione del nido, sono stati PLR, Il Centro, UDC, Verdi e Più Donne. Peccato però che, con il loro ostruzionismo al progetto, tali forze politiche abbiano in concreto dimostrato di non ritenere la conciliabilità famiglia lavoro una reale priorità della politica luganese, e ciò in un Comune in cui il tasso di attività professionale delle donne si situa attorno al 60% (contro il 75% di Zurigo ed il 70% di Basilea) ed il reddito delle madri contribuisce al bilancio famigliare per meno di un terzo.

Sul territorio luganese sono tutt’oggi presenti 15 nidi d’infanzia, 4 dei quali sono di proprietà ed interamente finanziati della Città di Lugano e gestiti dal LIS. È inutile dire che gli asili nido sono sempre al completo e che spesso e volentieri i genitori sono costretti ad assicurarsi un posto ancora prima della nascita del figlio! Non stupisce che molte giovani famiglie ticinesi residenti oltralpe non decidano di tornare a vivere e a lavorare a Lugano. I contrari al progetto, che essenzialmente hanno portato avanti la visione della Commissione di quartiere di Pregassona, contestano principalmente l’ubicazione della struttura, ritenuta in contrasto con le finalità dell’adiacente capannone eventi e feste di Pregassona, che si vedrebbe privato del verde antistante.

A questo proposito sottolineo come nei prossimi anni, a tappe, verrà riqualificato il vicino parco Viarno, spazio verde in favore della popolazione di Pregassona (e non solo), mentre l’asilo nido avrebbe a sua volta avuto uno spazio esterno di 300mq a beneficio dei piccoli ospiti. Inoltre non va dimenticato che a ridosso del Cassarate, accanto alla scuola dell’infanzia della Bozzoreda, trova spazio un’altra zona verde con campi da gioco. Nel comparto, densamente popolato e pertanto con ampia richiesta di posti negli asili nido, non vi sono ulteriori sedimi costruibili o spazi riconvertibili di proprietà del Comune per dar vita ad un progetto simile. Anche la realizzazione di un’analoga struttura prenderà il via solamente dopo il 2026 nell’ambito dei lavori del centro scolastico di Viganello.

Personalmente credo che le Commissioni di quartiere, con il loro modo “informale” di lavorare e la possibilità di “tastare il polso” delle diverse realtà nei quartieri, possano portare all’orecchio del Municipio malumori ma anche suggerimenti. Pertanto è bene che vengano interpellate il prima possibile in fase di progettazione, cosa che in concreto è purtroppo mancata, il tutto per favorire il consenso della popolazione, evitando stop nel processo politico ed in seguito in quello edilizio.

Del resto solo così facendo la Commissione di quartiere può adempiere il proprio compito di fornire segnalazioni sui bisogni dei cittadini e sviluppare iniziative a favore degli abitanti del quartiere. Ad ogni modo, a quasi 10 anni dalla loro nascita, ci si dovrebbe interrogare sul senso di queste Commissioni, sulla necessità di una loro riforma, per rafforzare la loro rappresentatività, chiedendosi se non sia il caso di rendere la loro opinione consuntiva. Tornando all’asilo nido, non vedo pertanto perché una struttura necessaria, dai costi relativamente contenuti, ben “spalmati” nel tempo e fra i vari attori, ubicata in una zona residenziale a ridosso del centro e raggiungibile con i mezzi pubblici possa essere stata osteggiata.

La Sinistra ha fra i suoi obiettivi principali il promovimento di servizi extra scolastici affidabili, così come l’incentivazione di parchi e spazi alberati ed in un progetto come quello del nido di infanzia di Pregassona tali priorità sarebbero stati concretamente centrati. Pertanto, con il vostro sostegno alla Lista 5, presto o tardi, e creando in Consiglio comunale le sinergie interpartitiche favorevoli ai concreti bisogni dei cittadini, questo e altri progetti in favore delle famiglie non verranno accantonati.

Jasmine Altin, candidata lista della sinistra al Consiglio comunale di Lugano

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