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SVIZZERAMercato automobilistico svizzero in frenata, giù del 7%

02.02.24 - 16:32
Sulle strade sono comunque stati immessi oltre 15mila veicoli.
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Fonte Ats
Mercato automobilistico svizzero in frenata, giù del 7%
Sulle strade sono comunque stati immessi oltre 15mila veicoli.

BERNA - A gennaio il mercato automobilistico svizzero ha subito una battuta d'arresto, dopo sedici mesi di crescita consecutivi. Anche i veicoli elettrici hanno destato meno interesse lo scorso mese.

Nel mese in rassegna, sul territorio elvetico e nel Liechtenstein sono state registrate 15'236 nuove immatricolazioni, 1'201 in meno rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Secondo un comunicato diffuso venerdì da Auto-Svizzera, si tratta di un calo del 7,3%.

«Considerata la difficile situazione economica, questo inizio d'anno fiacco non sorprende», ha precisato l'associazione degli importatori, sottolineando la mancanza di stimoli «soprattutto da parte dei clienti privati e per quanto riguarda le auto elettriche, che dopo anni di crescita costante stanno ora perdendo la loro quota di mercato», scesa dal 17,3% al 15,5%.

In totale sono stati immessi sulle strade svizzere 2'364 veicoli completamente elettrici. «L'introduzione della tassa d'importazione su queste vetture e il perdurare di condizioni inadeguate per la mobilità elettrica stanno avendo un effetto controproducente», ha dichiarato Peter Grünenfelder, Presidente di Auto-Svizzera.

È invece lievitato il numero di veicoli ibridi plug-in (quota di mercato 25,9%), che hanno rappresentato poco più del 30% delle nuove immatricolazioni (+2,1 punti percentuali), mentre i motori a benzina rimangono in testa, con una quota del 32,6%, in calo di 3,3 punti percentuali.

La percentuale di nuove auto diesel è stata invece dell'11,1%, con un "notevole" aumento di 1,2 punti percentuali della quota di mercato.

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COMMENTI
 

carlo56 2 mesi fa su tio
è un periodo instabile per l’auto a cavallo con la transizione energetica dove però iniziano a comparire nei parsi limitrofi dei divieti d’accesso alle città se l’auto non è ecologica ma nel contempo la struttura paese non garantisce ancora una capillare distribuzione delle ricariche elettriche. da noi per esempio una volta saturato il mercato di chi ha una casa unifamiliare e può ricaricare l’auto si esaurisce anche la quota degli acquirenti elettrici perché chi è in affitto, e da noi sono quasi il 75-80%, non può fare atrettanto a casa, e fuori le postazioni di ricarica sono largamente insufficienti pensando ad ore di ricarica e a un numero importante di richiedenti. È anche una questione logistica quindi, ma poi c’è quella economica: le auto elettriche sono care e la vita costa sempre di più senza un conseguente aumento di stipendi.
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