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I due istituti saranno gestite da comitati esecutivi diversi fino alla fusione effettiva del 2024
ZURIGO - I consigli di amministrazione di UBS e Credit Suisse saranno armonizzati a partire dal mese prossimo per garantire l'integrazione delle due entità. Gli organi di vigilanza, che avranno una composizione identica, saranno presieduti da Roger von Mentlen, che vanta oltre 40 anni di servizio presso UBS.
Le due banche saranno gestite da comitati esecutivi diversi fino alla fusione effettiva dei due gruppi, prevista per il 2024. I consigli di amministrazione delle entità svizzere saranno invece "armonizzati" per garantire la migliore integrazione possibile, si legge nel comunicato stampa. In agosto, UBS ha annunciato l'intenzione di integrare completamente le attività svizzere del Credit Suisse in UBS.
Von Mentlen ha trascorso dieci anni alla guida dell'unità Personal Banking di UBS Svizzera, di cui è direttore dal 2020. Succederà a Markus Ronner come presidente di UBS Svizzera e a Peter Derendinger come presidente di Credit Suisse (Svizzera). Ronner e Derendinger ricoprono le loro cariche rispettivamente dal 2022 e dal 2019.
Christoph Brunner, Daniel Crittin, Peter Derendinger, Claudia Dill, Gabi Huber, Barbara Lambert e Damian Vogel completeranno i consigli di amministrazione di UBS Svizzera e Credit Suisse (Svizzera).
Nuova ondata di licenziamenti
Secondo i media, nell'ambito dell'integrazione tra UBS e CS, il 6 novembre inizierà un'altra ondata di tagli di posti di lavoro presso il Credit Suisse. Circa il 10% dei posti di lavoro nei servizi di supporto saranno tagliati a partire dal 6 novembre, scrive il sito britannico Financial News. Secondo il media, che cita fonti vicine al dossier, i dipartimenti di rischio, conformità e marketing dell'ex numero due bancario dovrebbero essere particolarmente colpiti da questa misura a causa dei doppioni esistenti dopo l'acquisizione da parte di UBS. Contattata dall'agenzia finanziaria AWP, UBS non ha commentato le informazioni.
L'acquisizione di CS, completata a giugno, comporterà ampi tagli di posti di lavoro in tutto il mondo. Alla fine di agosto, il CEO di UBS Sergio Ermotti ha stimato in circa 3'000 gli impieghi da tagliare in Svizzera, di cui 1'000 legati all'integrazione di CS Svizzera e altri 2'000 ad altre unità locali di CS.
Licenziamenti individuali
Negli ultimi mesi, i media hanno ripetutamente riferito di piani di licenziamento individuali. Ad agosto, ad esempio, è stato riferito che sarebbero stati tagliati circa 200 posti di lavoro nell'investment banking, di cui 40 a Londra, mentre un'altra serie di tagli avrebbe riguardato funzioni nel trading e nella ricerca. A settembre, 254 persone hanno perso il lavoro a New York, pari a quasi il 9% della forza lavoro della città.
