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MONDO+775% di CO2 dall'industria digitale

29.01.24 - 17:30
È atteso un boom di emissioni entro il 2040
Depositphotos (ekina1)
Fonte Ats Ans, Benedetta Bianco
+775% di CO2 dall'industria digitale
È atteso un boom di emissioni entro il 2040

WUHAN - L'industria digitale assisterà molto probabilmente a un boom delle sue emissioni di CO2: si stima che cresceranno esponenzialmente del 775% entro il 2040, passando dall'1,6% del 2017 al 14%. Lo afferma lo studio pubblicato sulla rivista Nature e condotto nell'Università cinese di Wuhan.

Tra le principali cause dell'aumento, lo studio indica l'impatto delle tecnologie come l'Intelligenza Artificiale, che richiedono una grande quantità di energia per l'elaborazione di calcoli complessi, e il problema dello smaltimento dei dispositivi tecnologici. Il problema ha spinto alcuni esperti a sottolineare l'urgenza di azioni immediate e a proporre possibili strategie per rendere questo settore più sostenibile.

«Considerando questo scenario preoccupante, è imperativo adottare strategie di sostenibilità anche in questo ambito e implementare tecnologie che rispettino l'equilibrio tra progresso tecnologico e responsabilità ambientale», commenta i dati Davide Bianchi, Tecnico Responsabile di Mia-Platform, azienda tech di Milano specializzata nella creazione di piattaforme e applicazioni digitali. «Costruire un futuro digitale sostenibile è un investimento nel bene comune e per le generazioni che verranno e - prosegue - può rappresentare anche un vantaggio competitivo per le aziende attente a preservare il nostro Pianeta».

Se il settore digitale fosse una nazione, si collocherebbe al quinto posto tra i maggiori emettitori di anidride carbonica a livello mondiale, contribuendo al 3,8% delle emissioni totali: un valore quattro volte più elevato di quello della Francia. Oltre alle emissioni di CO2 generate dai dispositivi digitali, passate dal 2% nel 2008 al 3,7% nel 2020, particolarmente preoccupante è l'impatto delle tecnologie ad alta intensità energetica come l'IA e le blockchain, registri digitali aperti e distribuiti, in grado di memorizzare dati e transazioni in modo sicuro, verificabile e permanente grazie alla crittografia.

A questo si aggiunge l'ulteriore problema inerente lo smaltimento dei prodotti tecnologici, che contribuisce alle emissioni di gas serra, comporta rischi ambientali a causa di sostanze pericolose come il mercurio, il piombo e il cadmio che possono contaminare aria e suolo, e partecipa anche alla deforestazione con i processi di estrazione mineraria di questi materiali. Basti pensare che la produzione globale di rifiuti elettronici è stata di 53,6 milioni di tonnellate nel 2019, e si prevede che entro il 2030 raggiungerà i 74,7 milioni di tonnellate.

Secondo gli esperti di Mia-Platform, il settore ha però i mezzi per ridurre le proprie emissioni globali e ci sono già strategie che l'industria può adottare. Ne è un esempio il software kube-green, ideato da Bianchi, che consente di ridurre del 30% le emissioni di CO2 delle infrastrutture inutilizzate che consumano elettricità al di fuori dell'orario lavorativo, offrendo la possibilità di personalizzare il momento in cui spegnerle e riattivarle. Altre soluzioni prevedono lo sviluppo di software progettati per massimizzare l'efficienza energetica e, al contempo, ridurre al minimo le emissioni di gas serra, e la collaborazione con aziende o associazioni che privilegiano la sostenibilità, ad esempio utilizzando energia green od occupandosi di prolungare l'utilizzo o smaltire in modo corretto i prodotti tecnologici a fine vita.

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COMMENTI
 

Luca 68 3 mesi fa su tio
l'intelligenza normale, costa poco e non inquina, usiamo questa che va benissimo e smettiamola di inventare ca.....te che fanno più danni che utili

Pianeta Terra 3 mesi fa su tio
Un applauso ai fenomeni della svolta del futuro!!! Giovani studiosi che vogliono cambiare il mondo!!!

merlux 3 mesi fa su tio
Risposta a Pianeta Terra
Anche il suo e il mio commento qua sotto la prodotto CO2

merlux 3 mesi fa su tio
Risposta a merlux
*ha
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