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SVIZZERAL'IA creerà posti di lavoro. «Sarà una cosa enorme»

15.01.24 - 14:30
Il Ceo di Adecco pensa che sia «la più grande rivoluzione che abbiamo visto in diversi decenni»
Depositphotos (Jirsak)
Fonte Ats
L'IA creerà posti di lavoro. «Sarà una cosa enorme»
Il Ceo di Adecco pensa che sia «la più grande rivoluzione che abbiamo visto in diversi decenni»

ZURIGO - L'intelligenza artificiale (IA) sta provocando serie preoccupazioni in relazione all'occupazione, ma creerà anche nuovi posti di lavoro: lo afferma Denis Machuel, Ceo di Adecco, colosso mondiale del settore della intermediazione di personale.

L'IA è «probabilmente la più grande rivoluzione che abbiamo visto in diversi decenni: sarà una cosa enorme», afferma il 59enne in un'intervista all'agenzia francese Afp. «E siamo chiari: nessuno sa cosa succederà nei prossimi cinque anni».

Oggi non c'è persona in grado di dire quale sarà l'equilibrio tra i posti di lavoro distrutti o perturbati dall'IA e quelli che verranno creati, prosegue il manager francese con studi anche negli Stati Uniti. È ancora presto per dire quali impieghi sono a rischio, ma «se il vostro lavoro consiste semplicemente nel raccogliere informazioni e sintetizzarle, allora la vostra attività è a rischio, che si tratti di finanza, giurisprudenza o affari: perché raccogliere informazioni e sintetizzarle è proprio ciò che fa l'IA generativa».

Il settore più toccato

Per il numero uno del gruppo elvetico-francese i colletti bianchi saranno probabilmente i più colpiti, almeno nel breve periodo. E in tali ambiti le competenze legate alla gestione di masse di informazioni saranno sconvolte più di quelle legate alla costruzione di relazioni, allo sviluppo del pensiero strategico e alla risoluzione di problemi.

Adecco ha siglato un partenariato con il gigante informatico americano Microsoft per creare una piattaforma che consiglierà le aziende e i lavoratori sui loro percorsi di carriera, aiutandoli a riflettere sulle loro competenze e anche sul tipo di lavoro a cui possono candidarsi. «Questo potrebbe aprire gli orizzonti nei confronti di ambiti a cui non avrebbero necessariamente pensato, ma che sono alla loro portata grazie alle loro competenze», spiega il dirigente.

Il gruppo Adecco è nato nel 1996 dalla fusione fra la svizzera Adia Interim, fondata nel 1957, e la francese Ecco, le cui origini risalgono al 1964. Oggi è una realtà presente in 60 paesi che agisce con diversi marchi e con un organico di 33'000 posti a tempo pieno. In Svizzera è presente con numerose succursali, tre delle quali si trovano in Ticino (a Bellinzona, Locarno e Lugano) e una nei Grigioni (a Coira). La società è quotata alla borsa di Zurigo: dall'inizio dell'anno il titolo ha perso il 5%, mentre sull'arco di 52 settimane la performance è del +18%.

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COMMENTI
 

Ciulindo.47 3 mesi fa su tio
La freccia del tempo o, se volete, la retroazione positiva del futuro sul presente, indica palesemente da diversi decenni che, grazie all’automazione, e ora anche all’intelligenza artificiale, l’uomo diventa inevitabilmente un’appendice della macchina e, di conseguenza, ci sarà sempre meno bisogno di lavoro umano. Ricordando che nel 2010, durante una conferenza sul tema, Jeremy Rifkin disse che se l'evoluzione della tecnologia fosse continuata come negli ultimi 15 anni, ad un certo punto del nostro secolo, per generare il 100% del PIL mondiale sarebbe bastato il 5% della popolazione. Questo progresso libererà finalmente l’uomo dalla detenzione nel carcere della necessità per condurlo al regno della libertà.

Voilà 3 mesi fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Il problema è che l'intera ricchezza andrà a quel 5%... Bill Gates ha detto che bisognerà tassare le macchine che sostituiscono l'uomo per ridistribuire la ricchezza. D'altra parte se la ricchezza non viene ridistribuita nessuno potrà comprare ciò che viene prodotto dalle macchine

Ciulindo.47 3 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
Il problema ci sarebbe solo considerando un futuro con le categorie dell’economia di mercato (ricchezza monetaria, plusvalore da estorcere alle macchine, comprare, tassazione delle macchine, eccetera). Ciò nonostante, sono molti i segnali di futuro che agiscono sul presente. Siamo in una transizione epocale e società che confronta sé stessa unicamente con il suo passato, anziché con il futuro, è già morta.

Nexx 3 mesi fa su tio
Saranno più i posti che sostituira
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