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UNIONE EUROPEAEntro il 2030 il 10% delle materie critiche estratte in Ue

16.03.23 - 17:14
L'obiettivo è avvicinarsi o raggiungere almeno il 40% del fabbisogno annuale di diffusione di tecnologie a zero emissioni prodotte
Afp
Entro il 2030 il 10% delle materie critiche estratte in Ue
L'obiettivo è avvicinarsi o raggiungere almeno il 40% del fabbisogno annuale di diffusione di tecnologie a zero emissioni prodotte

BRUXELLES - Via libera della Commissione al piano industriale europeo per dare una spinta alle tecnologie alle emissioni zero. Il piano elenca otto fonti rinnovabili su cui puntare e, dopo giorni di divisioni interne all'esecutivo Ue, il nucleare resta fuori dall'elenco, dopo essere comparso nelle bozze iniziali.

Obiettivo del Net-Zero «è quello di avvicinarsi o raggiungere, in aggregato, almeno il 40% del fabbisogno annuale di diffusione di tecnologie a zero emissioni prodotte nell'Ue entro il 2030». Sul piano dei fondi l'Ue prevede che «una risposta più strutturale alle esigenze di investimento sarà fornita dal Fondo europeo di sovranità».

Le otto fonti rinnovabili comprese nel piano includono: solare fotovoltaico e solare termico; energia eolica onshore e offshore; batterie; pompe di calore e geotermico; elettrolizzatori e celle a combustibile; pompe di calore e geotermia; elettrolizzatori e pile a combustibile; biogas/biometano; cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica (CCS); tecnologie di rete.

«Le tecnologie strategiche a zero emissioni sono state selezionate sulla base degli obiettivi generali della legge sull'industria a zero emissioni, ovvero aumentare la capacità di produzione di tecnologie a zero emissioni nell'Ue, in particolare quelle che sono disponibili in commercio e quelle che hanno un buon potenziale per un rapido scale-up», ha spiegato la Commissione.

Tra le fonti di finanziamenti nel breve periodo, invece, il provvedimento cita il nuovo regime temporaneo sugli aiuti di Stato varato nei giorni scorsi e sottolinea che «diversi programmi di finanziamento dell'Unione, come lo Strumento per la ripresa e la resilienza, InvestEu, i programmi della politica di coesione o il Fondo per l'innovazione, sono disponibili per finanziare investimenti in tecnologie a zero emissioni».

«Il Fondo per l'innovazione offre anche una strada molto promettente ed efficiente in termini di costi per sostenere l'aumento della produzione e la diffusione dell'idrogeno rinnovabile e di altre tecnologie strategiche a zero emissioni, rafforzando così la sovranità dell'Europa nelle tecnologie chiave per l'azione per il clima e la sicurezza energetica».

Con il Raw Material Act, poi, viene aggiornato l'elenco delle materie critiche e sono previste una serie di azioni obbligatorie entro il 2030 tra le quali il tetto del 65% del consumo annuale dell'Ue di ogni materia prima strategica in ogni fase pertinente di trasformazione proveniente da un singolo paese terzo e una quota di almeno il 10% di materie critiche estratte in Ue.

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