L'ambasciatore cinese presso l'Unione Europea ha usato parole chiare contro l'intenzione di estromettere il produttore
BRUXELLES / PECHINO - «Non aiuta diffondere calunnie, discriminazione, pressione, coercizione o speculazione contro chiunque». Ora c'è «qualcuno» che «non sta risparmiando sforzi per fabbricare una storia sulla sicurezza di Huawei», ma «non penso che questa storia abbia niente a che vedere con la sicurezza». È la presa di posizione dell'ambasciatore cinese presso l'Ue, Zhang Ming, in un'intervista al Financial Times sull'impresa high tech di Shenzhen finita nell'occhio del ciclone.
Inoltre, avverte ancora il diplomatico, data la catena globale industriale del 5G altamente interrelata, «spezzarla artificialmente» in questo modo mettendo alle porte e tagliando fuori le imprese cinesi sarebbe «molto irresponsabile». Perché, conclude il rappresentante di Pechino a Bruxelles, potrebbe portare a «gravi conseguenze alla cooperazione globale economica e scientifica».