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UNIONE EUROPEAC'è l'accordo sulla migrazione illegale: «Saranno gli Stati a decidere»

20.12.23 - 09:36
Il Patto punta a garantire «una migliore protezione delle frontiere esterne e più garanzie per i vulnerabili e i richiedenti l'asilo»
keystone-sda.ch / STF (ANDRES MARTINEZ CASARES)
Fonte Ats ans
C'è l'accordo sulla migrazione illegale: «Saranno gli Stati a decidere»
Il Patto punta a garantire «una migliore protezione delle frontiere esterne e più garanzie per i vulnerabili e i richiedenti l'asilo»

BRUXELLES - Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sui cinque pilastri principali del Patto sui migranti e l'asilo. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas su X.

«Abbiamo raggiunto l'accordo politico, per una migliore protezione delle nostre frontiere esterne, più solidarietà, più garanzie per i vulnerabili e i richiedenti asilo, il tutto basato sui nostri valori europei: sono davvero orgogliosa, ce l'abbiamo fatta», ha affermato commissaria europea agli affari interni Ylva Johansson.

Da parte sua la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una nota afferma che «la migrazione è una sfida europea che richiede soluzioni europee. Gli Stati membri alle nostre frontiere esterne devono gestire la migrazione illegale, che spesso mette a dura prova la loro protezione delle frontiere. Il Patto sulla migrazione e l'asilo garantirà una risposta europea efficace a questa sfida europea. Significa che saranno gli europei a decidere chi arriva e chi può restare nell'Ue, non i trafficanti. Significa proteggere chi ha bisogno».

Le cinque leggi dell'Ue che la presidenza spagnola e il parlamento hanno concordato riguardano tutte le fasi della gestione dell'asilo e della migrazione, dallo screening dei migranti irregolari al loro arrivo al rilevamento dei dati biometrici, alle procedure per la presentazione e la gestione delle domande di asilo, alle regole per determinare quale Stato membro sia responsabile della gestione di una domanda d'asilo, alla cooperazione e alla solidarietà tra gli Stati membri e a come gestire le situazioni di crisi, compresi i casi di strumentalizzazione dei migranti.

Le nuove regole, una volta adottate, renderanno più efficace il sistema europeo di asilo e aumenteranno la solidarietà tra gli Stati membri, consentendo di alleggerire il carico su quegli Stati membri in cui arriva la maggior parte dei migranti.

Dopo l'accordo provvisorio di oggi, nelle prossime settimane si continuerà a lavorare a livello tecnico per definire i dettagli dei nuovi regolamenti. Successivamente, l'accordo provvisorio sarà sottoposto ai rappresentanti degli Stati membri (Coreper) per la conferma.

«Chi premerà il bottone della solidarietà sarà sicuro che avrà una risposta, la solidarietà diventerà la norma. Ma ci sarà sempre un'alternativa ai ricollocamenti», ha detto in seguito Schinas in conferenza stampa. «Oggi apriamo un nuovo capitolo sulla migrazione: Moria (le tragedie, ndr) di Calais, Lampedusa, sono testimonianza del costo della mancanza dell'Europa», ha aggiunto. «Il Patto sulla migrazione sarà uno dei grandi risultati di questa Commissione, insieme ai vaccini e al sostegno all'Ucraina».

Ma secondo Amnesty International l'accordo farà «arretrare la legislazione europea in materia di asilo di decenni» e porterà a «una maggiore sofferenza umana». Per Eve Geddie, direttrice dell'Ufficio istituzioni europee dell'organizzazione non governativa, il Patto «non sostiene concretamente gli Stati in cui le persone arrivano per la prima volta in Europa, come l'Italia, la Spagna o la Grecia. Invece di dare priorità alla solidarietà attraverso i ricollocamenti», spiega in una nota, «gli Stati potranno semplicemente pagare per rafforzare le frontiere esterne, o finanziare paesi al di fuori dell'Ue».

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