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G20G20, consenso generale e condanna alla guerra in Ucraina

09.09.23 - 15:00
I punti sul conflitto: secco no all'uso della forza, attuazione dell'accordo sul grano e apprezzamento agli sforzi della Turchia.
Afp
Fonte ats ans
G20, consenso generale e condanna alla guerra in Ucraina
I punti sul conflitto: secco no all'uso della forza, attuazione dell'accordo sul grano e apprezzamento agli sforzi della Turchia.

NEW DELHI - È stato raggiunto il consenso sulla dichiarazione finale del G20 in corso oggi a New Delhi. Lo ha annunciato il primo ministro indiano Narendra Modi aprendo la seconda sessione dei lavori.

«Grazie al duro lavoro del nostro team e con il vostro sostegno, c'è un consenso sulla dichiarazione del vertice dei leader del G20 di New Delhi - ha detto il premier indiano -. Annuncio l'adozione della dichiarazione», ha aggiunto, battendo un martelletto cerimoniale.

Amitabh Kant, lo sherpa che per l'India ha gestito il corposo dossier sulla dichiarazione finale, ha affermato che le discussioni di sabato hanno dimostrato che quest'anno il summit G20 è stato il più «ambizioso della sua storia». «Abbiamo più che raddoppiato il lavoro sostanziale delle presidenze precedenti», ha rivendicato in un post su X.

Il tema della guerra in Ucraina

Il G20 denuncia «l'uso della forza» in Ucraina per conquiste «territoriali»: lo si legge nel testo della dichiarazione finale che però non menziona in forma esplicita l'aggressione della Russia. Per altro verso, i leader denunciano che le «crisi a cascata» rappresentano una minaccia per la crescita globale a lungo termine.

Si legge nella dichiarazione approvata nel primo giorno dei lavori, «tutti gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall'uso della forza per perseguire l'acquisizione territoriale contro l'integrità territoriale e la sovranità o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato». In più, il G20 ribadisce che «l'uso o la minaccia di uso di armi nucleari è inammissibile».

Il G20 richiede inoltre la «piena, tempestiva ed efficace attuazione» dell'accordo sul grano, «efficace per garantire consegne immediate e senza ostacoli di grano, prodotti alimentari e fertilizzanti e input agricoli provenienti dalla Federazione Russa e dall'Ucraina. Questo è necessario per soddisfare la domanda nei Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati, in particolare quelli africani». Lo si legge nella dichiarazione adottata dal G20 di New Delhi.

«Apprezziamo gli sforzi - si legge nella premessa di questo paragrafo della dichiarazione - della Turchia e gli accordi di Istanbul mediati dalle Nazioni Unite che consistono nel Memorandum d'intesa tra la Federazione Russa e il Segretariato delle Nazioni Unite sulla promozione dei prodotti alimentari e dei fertilizzanti russi ai mercati mondiali e l'iniziativa per il trasporto sicuro dei cereali e prodotti alimentari provenienti dai porti ucraini (Iniziativa del Mar Nero)».

Impegno a triplicare le energie rinnovabili entro il 2030

I leader del G20 spingono poi sul fronte della transizione energetica e si impegnano a sostenere gli sforzi per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030. Il gruppo delle principali economie sviluppate ed emergenti «perseguirà e incoraggerà gli sforzi per triplicare la capacità di energia rinnovabile», riporta la dichiarazione finale dei leader, approvata nel primo dei due giorni di lavori.

Collaborazione commerciale dell'India con Regno Unito e Giappone

Infine, il premier indiano ha avuto un colloquio bilaterale con il premier britannico Rishi Sunak e uno con quello giapponese Fumio Kishida a margine dei lavori plenari del Summit. In due post su X, Modi ha scritto di avere discusso con Sunak dell'approfondimento dei legami commerciali e degli investimenti tra i due Paesi. Mentre ha definito l'incontro con il leader giapponese «produttivo» e si è detto «desideroso di incrementare la collaborazione».

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COMMENTI
 

Peter Parker 7 mesi fa su tio
E la presunta proposta di Guterres per compromessi con la Russia…ed ora un G20 che non ha condannato nero su bianco l’aggressione (questa parola neanche menzionata nel testo), con Lavrov che loda il testo definendolo equilibrato…. Mah….c’è qualcosa che mi sfugge.

sergejville 7 mesi fa su tio
punto fondamentale e alla base di tutto: fuori i russi dall'Ucraina. Se si permette ad uno Stato di fare ciò che vuole, è l'inizio della fine. Del nostro sistema, della democrazia; di cui tutti beneficiamo
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