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SPAGNALa Spagna verso la svolta a destra, Sanchez non molla

22.07.23 - 20:39
Il partito di Alberto Nunez Feijoò sembra ormai convinto di essere a un passo dalla meta
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Fonte ats
La Spagna verso la svolta a destra, Sanchez non molla
Il partito di Alberto Nunez Feijoò sembra ormai convinto di essere a un passo dalla meta

La Spagna, a meno di clamorose sorpresa, si appresta a virare a destra. Per seguire la notte elettorale nella sede del Partito popolare a Calle Genova, nel centro di Madrid, ci saranno 225 giornalisti accreditati, di cui 110 non spagnoli, per 131 testate, 72 nazionali e 59 straniere.

I numeri diffusi dall'account Twitter del Pp fanno capire come il partito di Alberto Nunez Feijoò sia ormai convinto di essere a un passo dalla meta. Ma per arrivare alla Moncloa non basterà arrivare primo alle elezioni: se vorrà diventare primo ministro, l'ex governatore della Galizia dovrà molto probabilmente trovare un'intesa con Vox, obiettivo che al momento non si annuncia dei più facili.

Di contro, il Psoe di Pedro Sanchez non molla. Nel corso degli ultimi giorni, malgrado manchi un riscontro statistico, Faijòo sembra essere incappato in qualche gaffe di troppo, e questo ha fortemente mobilitato la base socialista, convinta di poter centrare una remontada dell'ultimo minuto che avrebbe dell'incredibile.

Secondo El Pais, "il Psoe e Sumar hanno chiuso la campagna in uno stato di euforia impensabile una settimana fa, mentre il Pp sembra aver allentato il suo trionfalismo". A questo punto però, quello che è stato detto o fatto è ormai alle spalle. Dopo l'ultima fatica dei comizi di chiusura ieri, tutti i protagonisti oggi hanno finalmente trascorso qualche ora in famiglia o con gli amici al termine di un tour de force elettorale, sotto un caldo torrido, durato diverse settimane. E lo hanno raccontato attraverso i social.

Il premier uscente si è concesso un giro in bici in montagna, insieme alla moglie: "Natura, sport e la migliore compagnia", ha scritto su Twitter allegando un video in cui prima bacia la consorte e poi si inerpica su un sentiero stretto con la sua mountain bike, quasi a trasmettere il messaggio di essere assolutamente in sella e in corsa.

Il suo principale avversario, il popolare Alberto Núñez Feijóo, ha invece trascorso questa vigilia elettorale a La Coruña, nella sua Galizia natale, dopo aver partecipato lì all'ultimo evento ufficiale della sua campagna. Qui ha postato una foto mentre compra un giocattolo alla figlia. La leader della coalizione di sinistra alternativa Sumar, Yolanda Díaz, ha passato invece la giornata a Madrid in compagnia di amici e ha fatto sapere di essere andata al cinema a vedere il film 'Barbie'. Giornata prettamente familiare anche per il numero uno di Vox, Santiago Abascal.

Tutto è pronto comunque per la giornata di domani. I seggi saranno aperti dalle ore 9 alle ore 20 e sono 37,4 milioni di cittadini chiamati alle urne, di cui oltre 2,3 milioni residenti all'estero. Sono 1,6 milioni i ragazzi che voteranno per la prima volta, mentre 2,5 milioni lo hanno già fatto per posta. Le operazioni di scrutinio saranno gestite da 180'000 tra presidenti di seggio e scrutatori, mentre altre 360'000 persone circa sono state pre-allertate come possibili sostituti.

Alle 20 saranno noti i primi exit, frutto dei sondaggi fatti immediatamente prima del voto, numeri che in passato sono stati spesso confermati dai dati ufficiali. Questi ultimi verranno diffusi a partire dalle 21, perché nelle Isole Canarie l'orario per votare sarà lo stesso, ma lì c'è un'ora di differenza di fuso, per cui le urne si chiudono un'ora dopo. La Spagna, e non solo, aspetta con il fiato sospeso di sapere come andrà a finire.

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COMMENTI
 

Don Quijote 9 mesi fa su tio
Se uno come Feijoò sale sulla poltrona, gli spagnoli non si lamentino più dei politici scrocconi e nulla facenti, sono senza parole, ci sono almeno 500 candidati un po' meno peggio.
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