Esecutivo composto da 15 uomini e sette donne. Dieci ministeri all'M5S, nove al PD, uno a LeU. Domani il giuramento
ROMA - Dopo l'approvazione dell'intesa con il PD decretata dalla piattaforma del MoVimento 5 Stelle Rousseau, il premier incaricato, Giuseppe Conte, ha sciolto la riserva sulla formazione del nuovo governo italiano e presentato la lista dei ministri al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Della squadra dell'esecutivo precedente restano i pentastellati Luigi Di Maio, che passa al Ministero degli affari esteri, Alfonso Bonafede, che rimane al Ministero della giustizia, Sergio Costa, sempre all’Ambiente, Vincenzo Spadafora, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri e ora proposto allo Sport, e Lorenzo Fioramonti, prima viceministro dell’Istruzione e ora a capo dello stesso dicastero. Il giuramento dei componenti del governo avrà luogo domani, giovedì, al Quirinale alle 10. In seguito, l'esecutivo riceverà la fiducia delle camere.
Gli altri nomi proposti a Mattarella sono Roberto Gualtieri (PD) all’Economia, Luciana Lamorgese (tecnica) all’Interno, Dario Franceschini (PD) alla Cultura, Nunzia Catalfo (M5S) al Lavoro, Lorenzo Guerini (PD) alla Difesa, Stefano Patuanelli (M5S) allo Sviluppo, Teresa Bellanova (PD) alle Politiche agricole, Paola De Micheli (PD) alle Infrastrutture, Roberto Speranza (LeU) alla Salute, Federico D’Incà (M5S) ai Rapporti con il Parlamento, Paola Pisano (M5S) all’Innovazione tecnologica, Fabiana Dadone (M5S) alla Pubblica Amministrazione, Enzo Amendola (PD) agli Affari europei, Giuseppe Provenzano (PD) al Sud, Francesco Boccia (PD) agli Affari regionali e Elena Bonetti (PD) alle Pari Opportunità.
Al MoVimento 5 Stelle vanno quindi 10 ministeri, al Partito democratico 9 e a Liberi e Uguali 1. L'Interno va alla tecnica Luciana Lamorgese, già prefetta di Milano e, precedentemente, Venezia.
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio è Riccardo Fraccaro (M5s), attuale Ministro per i Rapporti con il Parlamento e per la Democrazia Diretta.
In totale si contano 15 uomini (Conte compreso) e sette donne, pari a una percentuale femminile del 32%. Nell'esecutivo precedente il rapporto era praticamente uguale: 13 uomini (Di Maio era a capo di due dicasteri) e sei donne.