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COREA DEL SUDSi sta lavorando a un nuovo incontro fra Trump e Kim Jong-un

26.06.19 - 10:13
Sarebbe il terzo incontro fra i due leader, l'ultimo si era concluso improvvisamente con un nulla di fatto
Si sta lavorando a un nuovo incontro fra Trump e Kim Jong-un
Sarebbe il terzo incontro fra i due leader, l'ultimo si era concluso improvvisamente con un nulla di fatto

SEUL - Usa e Corea del Nord lavorano «a colloqui dietro le quinte» per un terzo vertice bilaterale tra il presidente Donald Trump e Kim Jong-un, col processo di pace sulla penisola coreana che fa solidi progressi.

«Le due parti sono impegnate nel dialogo relativo a un terzo summit», ha affermato il presidente sudcoreano Moon Jae-in, in un'intervista scritta alla Yohnap e ad altri media internazionali. «I colloqui dietro le quinte sono andati avanti sulla base della reciproca comprensione delle rispettive posizioni» tra i due leader, ha detto Moon.

Trump sarà in visita in Corea del Sud il 29 e il 30 giugno prossimi, subito dopo il G20 di Osaka, avendo in programma di recarsi e di tenere un discorso alla Dmz, la zona demilitarizzata che separa le due Coree. Malgrado le indicazioni in senso contrario della Casa Bianca, sono sempre molto sostenute a Seul le voci che darebbero un incontro a sorpresa tra Trump e Kim al villaggio di confine di Panmunjom.

Moon, nell'intervista, ha spiegato che anche il dialogo intercoreano procede «attraverso diversi canali», osservando che «i tempi sono maturi» per la ripresa dei colloqui formali sulla denuclearizzazione.

«C'è sempre stato un considerevole avanzamento fatto dal processo di pace sulla penisola coreana e sta ancora facendo solidi progressi», ha aggiunto il presidente, per il quale la ripresa dei negoziati tra Usa e Corea del Nord porterà il processo «a un livello successivo. Credo che ora sia tutto fermo in attesta di questo passaggio».

Sul percorso della denuclearizzazione per consentire la rimozione delle sanzioni Onu, Moon ha menzionato il totale smantellamento del complesso di Yongbyon, la questione sollevata al summit di Hanoi, il secondo faccia a faccia di fine febbraio conclusosi con un nulla di fatto. «Se tutte le parti della struttura nucleare, inclusa quelle di riprocessamento del plutonio o di arricchimento dell'uranio, fossero del tutto demolite e verificate, sarebbe possibile poter parlare di una denuclearizzazione entrata in una fase irreversibile», ha detto.

Kim «non ha mai legato la denuclearizzazione all'alleanza tra la Corea del Sud e gli Usa o al trasferimento delle truppe americane di stanza in Corea del Sud», ha notato Moon, toccando un tema molto dibattuto a Seul relativo al fatto se sia proprio l'allontanamento dei circa 28'500 soldati americani dalla penisola l'obiettivo finale del supremo leader per arrivare alla pace duratura. «Io credo nella determinazione di Kim per la denuclearizzazione», ha concluso Moon.

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