Washington ha deciso di soprassedere per non far naufragare le trattative commerciali con Pechino
NEW YORK - Gli Stati Uniti hanno deciso di non procedere con sanzioni contro la Cina per gli Uiguri e altre minoranze musulmane per non far naufragare le trattative commerciali. Lo riporta il New York Times, sottolineando che diversi funzionari del Dipartimento di Stato e del Consiglio alla Sicurezza Nazionale si erano espressi a favore delle sanzioni.
Ma l'iniziativa si è fermata al Dipartimento del Tesoro, dove si è deciso di temporeggiare e di evitare di sollevare il nodo durante le trattative commerciali.
L'indiscrezione arriva mentre gli Stati Uniti e la Cina si apprestano a siglare uno storico accordo commerciale in grado di ridisegnare i rapporti fra le due prime economie al mondo. E mostra come, con le trattative ormai alle battute finali, un tema è stato lasciato volontariamente fuori dal tavolo dall'amministrazione Trump, ovvero quello dei diritti umani.
Un tema spinoso per il quale la Casa Bianca non ha voluto usare la leva delle sanzioni economiche per spingere la Cina a rivedere le sue politiche sugli Uiguri e altre minoranze musulmane.