L'ex cavaliere lavorò in una casa anziani. Il "senatùr" condannato per aver dato del «terùn» a Napolitano
BRESCIA - Vuole evitare la reclusione il fondatore della Lega e, per farlo, chiederà di essere affidato in prova ai servizi sociali come fece il suo alleato Silvio Berlusconi, che tra il 2014 e il 2015, per quasi un anno, lavorò presso la casa anziani Sacra Famiglia di Cesano Boscone (MI).
Come rivela il Fatto Quotidiano, il legale di Umberto Bossi depositerà oggi la relativa istanza. Il senatore 77enne è stato condannato in appello a un anno e 15 giorni di carcere per vilipendio al Capo dello Stato, sentenza confermata in Cassazione. In un comizio del 2011 aveva chiamato l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano «terùn».
La richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali è motivata dalla volontà del politico italiano «di poter proseguire l’attività politica a Palazzo Madama».