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BRASILEIl nuovo sindaco di Rio de Janeiro è un vescovo evangelico

31.10.16 - 18:48
L'ultraconservatore Marcello Crivella ha sconfitto al ballottaggio il candidato della sinistra radicale Marcelo Freixo
Il nuovo sindaco di Rio de Janeiro è un vescovo evangelico
L'ultraconservatore Marcello Crivella ha sconfitto al ballottaggio il candidato della sinistra radicale Marcelo Freixo

BRASILIA - Un vescovo evangelico ultraconservatore e omofobo è stato eletto nuovo sindaco di Rio de Janeiro, la città simbolo del Brasile che ospita il carnevale più trasgressivo del mondo.

Marcelo Crivella, 59 anni, ha sconfitto al ballottaggio il candidato della sinistra radicale Marcelo Freixo, ottenendo il 59,3% dei voti, in una elezione che ha visto di fronte i due volti del Brasile di oggi.

Da una parte l'ultraconservatore Crivella, senatore dal 2002 del Partito repubblicano brasiliano, appoggiato dalla potente Igreja Universal do Reino de Deus, proprietaria del secondo canale tv più diffuso in Brasile, Record. Crivella è uno strenuo difensore del creazionismo nonché cantante di gospel. E dall'altra Freixo, 49 anni, marxista, docente di storia, a favore della legalizzazione dell'aborto (vietato in Brasile) e delle droghe leggere.

Ha vinto Crivella grazie ai voti dell'elettorato evangelico, quello più povero e meno istruito, che rappresenta ormai quasi un terzo dei 4,9 milioni di elettori di Rio e degli alleati della destra radicale di Jair Bolsonaro, un ex capitano dei paracadutisti celebre per le sue posizioni in difesa della dittatura militare e della tortura, nonché apertamente razzista e omofobo, e di suo figlio Flavio, che si era candidato a sindaco di Rio ma era stato escluso dal ballottaggio.

Freixo, del Partito socialismo e libertà, è risultato, paradossalmente, il più votato dagli elettori ricchi e con un tasso di istruzione superiore, oltre che dai giovani.

Nel suo primo discorso da sindaco eletto, Crivella ha ringraziato Dio e la Chiesa evangelica e ha criticato "la stampa faziosa".

Le Chiese evangeliche sono in forte espansione in Brasile. Trent'anni fa oltre il 90% dei brasiliani si definiva cattolico, adesso la soglia è scesa al 68%. E nel parlamento federale di Brasilia siedono già 80 parlamentari evangelici, il 14% in più della precedente legislatura.

Il neo sindaco, che demonizza le altre confessioni religiose e nelle sue prediche attribuisce la causa dell'omosessualità "ad aborti malriusciti", dovrà governare una città alle prese con una gravissima crisi economica che l'ha portata sull'orlo della bancarotta proprio alla vigilia delle Olimpiadi dello scorso agosto.

ats ansa
 

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