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TURCHIAIl Governo a Yildirim

22.05.16 - 19:45
Il neoeletto ha ricevuto questa sera l'incarico dal presidente Erdogan
Il Governo a Yildirim
Il neoeletto ha ricevuto questa sera l'incarico dal presidente Erdogan

ISTANBUL - "Binali Yildirim sarà l'ultimo primo ministro della Turchia". Nel giorno della sua elezione alla guida del partito di maggioranza Akp, la stampa filo-governativa di Ankara sintetizza così il compito che gli è stato affidato: introdurre il presidenzialismo.

È questo che gli ha chiesto stasera Recep Tayyip Erdogan, conferendogli l'incarico di creare un nuovo governo, dopo aver ricevuto le dimissioni formali di Ahmet Davutoglu. Una missione che Yildirim, da sempre fedelissimo del capo dello Stato, ha promesso di realizzare senza gli indugi che avevano portato alla rottura proprio con Davutoglu.

"La tua causa sarà la nostra causa, il tuo cammino il nostro cammino", ha detto parlando agli oltre 1'400 delegati che l'hanno eletto, cui ha promesso di trasformare l'attuale presidenzialismo "di fatto" in uno "legale".

Un discorso in cui non ha risparmiato toni duri contro l'Ue, chiedendole di "porre fine alla confusione su una piena adesione della Turchia e sulla sua politica sui migranti". Il futuro dell'accordo con Bruxelles, messo a rischio dallo stallo sulla liberalizzazione dei visti, sarà il suo primo test internazionale.

Nella corsa alla poltrona, Yildirim ha bruciato tutti paradossalmente grazie al suo 'basso profilo', che non rischia di fare ombra al presidente. Compagno della prima ora nel cammino di Erdogan, con cui ha lavorato sin dagli anni '90 quando era sindaco di Istanbul, il 60enne ingegnere navale è noto per il suo profilo di "uomo del fare" e rigido conservatore islamico.

Alla guida del ministero dei Trasporti per oltre un decennio e in 4 governi, è stato l'artefice dei faraonici progetti infrastrutturali diventati il simbolo della "nuova Turchia" di Erdogan: il tunnel sottomarino che collega le due sponde di Istanbul, il terzo ponte sul Bosforo e il nuovo maxi-aeroporto in costruzione nella metropoli, oltre a migliaia di chilometri di autostrade e linee ferroviarie.

Progetti multi-miliardari su cui non sono mancate pesanti accuse di corruzione, da cui si è sempre salvato. Per le opposizioni, grazie a giudici compiacenti.

Per introdurre il presidenzialismo, servirà il consenso di parte dell'opposizione intorno a una riforma costituzionale, che pare comunque destinata a passare per un referendum. Ma dopo la super-maggioranza che venerdì ha tolto l'immunità ai deputati sotto inchiesta, mettendo quelli curdi a rischio di arresto, il Parlamento è ancor di più nelle mani di Erdogan. Yildirim potrebbe davvero essere l'ultimo premier della Turchia.

 

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