I due principali quotidiani spagnoli, El Pais, di area socialista, e il conservatore El Mundo, parlano il primo di "maggiore recessione da mezzo secolo" e di "previsioni più buie da 50 anni" il secondo. Dopo oltre un decennio di euforia economica, le nuove previsioni per il 2009 del ministro dell'economia Pedro Solbes, dopo il degrado già intervenuto nel 2008, sono una doccia fredda per il paese: Pil a -1,6% (contro l'1,2% nel 2008 e il 3,7% nel 2007), disoccupazione al 15,9% (sfuiorando i 4 milioni di senza lavoro, dopo il milione spplementare del 2008), deficit pubblico al 5,8% (il 3,4% previsto per il 2008).
"Solbes annuncia la peggiore recessione" titola in prima El Pais. "Il governo adotta lo scenario peggiore della crisi" gli fa eco l'altro quotidiano vicino ai socialisti, Publico.
Per trovare previsioni economiche più buie, rileva la stampa spagnola, bisogna risalire al 1959, durante il 'piano di stabilizzazione' del regime franchista. In un editoriale El Mundo chiede oggi le dimissioni di Solbes, rilevando che meno di un mese fa il ministro dell'economia e vicepremier ha presentato un bilancio per il 2009 basato su una prospettiva ancora di leggera crescita, dopo che per diversi mesi all'inizio del 2008 il governo ha negato l'esistenza di una crisi in Spagna. Due mesi fa lo stesso Zapatero in parlamento aveva previsto un miglioramento dell' economia verso la metà del 2009. Ora invece, rileva El Pais, Pedro Solbes annuncia che "vivremo momenti molto duri nel 2009".