Secondo molti è un settore multimilardario dall'immensa potenzialità, la borsa però sembra pensarla diversamente come dimostra il caso Beyond Meat e Impossible Foods
NEW YORK - Con la sua entrata in borsa il surrogato vegetariano della carne prodotto dall'azienda americana Beyond Meat aveva fatto parlare di sé con un vero e proprio boom milionario e una salute borsistica - malgrado gli ormai onnipresenti alti e bassi - di tutto rispetto.
L'imminente arrivo sugli scaffali di un altro concorrente, Impossible Foods, potrebbe scombinare le cose. Come riportato da Business Insider, infatti, l'azienda concorrente - ottenuto il nullaosta delle autorità (attraverso il Foods and Drugs Administration) - ha causato un crollo quasi istantaneo del titolo del 6% "bruciando", di fatto, circa 700 milioni di dollari.
L'ingrediente-chiave della smili-carne di Impossible Foods è la leghemoglobina estratta dalla soia che permette al prodotto di "sanguinare" come fosse manzo. Il composto, creato in laboratorio, «può essere consumato senza rischi per la salute», riporta il comunicato del Fda. L'azienda ha confermato di essere pronta al lancio ufficiale a partire già dal mese prossimo.
Il potenziale economico stimato dagli analisti per le alternative veg alla carne è di 1,4 mila miliardi, malgrado tutta questa (apparente) opulenza a giudicare delle reazioni della borsa non è chiaro se il mercato sia veramente pronto ad avere più di un attore di peso.
«Siamo pronti a qualsiasi tipo di concorrenza», ha confermato il Ceo di Beyond Meat Ethan Brown, «è importante che ci siano attori con la voglia di investire e diffondere il messaggio. Certo, è una cosa che ci fa piacere se stiamo vincendo. Ma un po' di competizione tiene tutti sul chi vive».
I prodotti di Beyond Meat sono venduti anche in Svizzera e si può trovare nei negozi, noi alcuni hamburger li abbiamo assaggiati e recensiti proprio su tio.ch.
Impossible Foods era salita alla ribalta a inizio 2019 di sé per una collaborazione con Burger King per un panino 100% veg che è attualmente venduto in circa 10'000 fast-food in tutto il mondo.