Cerca e trova immobili
Tonfo per la compagnia assicurativa francese
PARIGI - Tonfo in borsa per la compagnia assicurativa francese Axa, in un mercato che ha mal digerito la notizia dell'acquisizione della società rivale statunitense Xl Group per 15,3 miliardi di dollari, pari a 14,3 miliardi di franchi.
Per Axa è l'operazione più grande dai tempi dell'acquisto della società zurighese Winterthur nel 2006 e sul listino di Parigi, il titolo è arrivato a registrare ribassi del 10%, per poi rallentare la caduta con perdite comunque nell'ordine del 9%.
L'amministratore delegato di Axa, Thomas Buberl, un manager tedesco che ha studiato anche all'HSG di San Gallo, ha colto di sorpresa il mercato annunciando stamattina l'accordo per acquisire il 100% di Xl Group, compagnia assicurativa leader nel settore immobiliare e delle attività commerciali con una forte presenza in Nord America, Europa, e Asia-Pacifico.
L'operazione è interamente in contanti e gli azionisti di Xl riceveranno 57,6 dollari ad azione, con un premio del 33% rispetto al prezzo di chiusura di borsa del 2 marzo scorso. Ma per quanto sia considerata dagli analisti una mossa con logica strategica, il prezzo della transazione è giudicato molto al di sopra delle aspettative e l'irritazione degli azionisti è apparsa più che evidente.
In realtà nessuno si aspettava una transazione di tale portata dal momento che la compagnia francese sembrava non mirasse a fare grandi intese, limitandosi ad operazioni poco superiori al miliardo di euro. Buberl ha invece lanciato l'affondo anche per accelerare il processo per la quotazione delle proprie attività statunitensi e utilizzare così i proventi derivanti dall'Ipo.
«La transazione offre una significativa creazione di valore a lungo termine per i nostri azionisti con una maggiore diversificazione del rischio e maggiori prospettive di crescita», ha spiegato il 44enne, che calcola sinergie per 400 milioni di dollari l'anno e si attende che Axa «vedrà il suo profilo significativamente ribilanciato verso i rischi assicurativi e lontano dai rischi finanziari».
