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STATI UNITIEbola: il primo caso di contagio è confermato

13.10.14 - 08:10
Le autorità Usa hanno confermato il primo caso di contagio da ebola sul suolo americano, con la positività di un'infermiera che aveva curato a Dallas il "paziente zero"
Foto Keystone
Ebola: il primo caso di contagio è confermato
Le autorità Usa hanno confermato il primo caso di contagio da ebola sul suolo americano, con la positività di un'infermiera che aveva curato a Dallas il "paziente zero"

NEW YORK - Le autorità Usa hanno confermato il primo caso di contagio da ebola sul suolo americano, con la positività di un'infermiera che aveva curato a Dallas il "paziente zero", il liberiano Thomas Duncan.

"Questo sviluppo è comprensibilmente una notizia inquietante per il paziente, la sua famiglia e i colleghi della comunità di Dallas", si legge nella nota diffusa dal Centro americano per la Prevenzione ed il controllo delle Malattie (Cdc) di Atlanta, dopo le contro-analisi.

"Si richiede un attento monitoraggio di tutti gli operatori sanitari che hanno interagito con il 'paziente zero' e con questo secondo paziente", aggiunge la nota. In precedenza il Cdc aveva fatto sapere che questo primo contagio in territorio americano è dovuto a "una violazione del protocollo" avvertendo del rischio che nei prossimi giorni emergano altri casi.

La donna contagiata, un'infermiera dell'Ospedale presbiteriano di Dallas, si era sentita male venerdì sera: aveva una leggera febbre ed è stata messa in isolamento dopo che dal test preliminare eseguito a Austin è risultata positiva all'ebola, sia pure con un livello basso.

A causare il contagio sarebbe stato il mancato rispetto delle procedure di sicurezza durante l'intubazione dei reni per la dialisi del "paziente zero" Duncan, deceduto mercoledì scorso. Il Cdc ha aperto un'inchiesta e ora sta cercando di capire quali altri operatori sanitari, nella cinquantina che si prese cura di Duncan, potrebbero essere stati contagiati.

"Stiamo valutando altre potenziali esposizioni di operatori sanitari al virus, è possibile che altri individui siano stati esposti". Un altro operatore che la affiancava (di cui non è stata rivelata l'identità) è stato messo in isolamento. Frieden ha spiegato che l'infermiera aveva assistito Duncan da quando era stato ricoverato nel suo ospedale, il 28 settembre, e aveva avuto un "contatto prolungato" con il paziente in molteplici occasioni, anche se ha sempre indossato i guanti, la maschera e la tuta di protezione. L'appartamento dell'infermiera è già stato decontaminato da un'unità speciale della polizia. Il virus, che ha già causato 4'000 morti nell'Africa occidentale, sta suscitando allarme anche in Europa.

ats

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