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MESSICONella "casa degli orrori" topi, pulci e violenze

17.07.14 - 19:16
Scandalo in un centro di accoglienza per bambini e adolescenti in difficoltà nello Stato messicano
Foto Keystone
Nella "casa degli orrori" topi, pulci e violenze
Scandalo in un centro di accoglienza per bambini e adolescenti in difficoltà nello Stato messicano

ZAMORA - È ormai scontro aperto sulla figura di Rosa del Carmen Verduzco, la fondatrice di un centro di accoglienza per bambini e adolescenti in difficoltà nello Stato messicano di Michoacan arrestata e accusata di maltrattamenti e sequestri di minorenni: mentre vengono alla luce le prime testimonianze della sue piccole vittime, numerose personalità la appoggiano e la difendono da quello che definiscono come un vero e proprio linciaggio mediatico.

Verduzco - 79 anni, nota come 'Mamà Rosà o 'La Jefè - è finita in manette insieme a otto dei suoi collaboratori, dopo che la polizia ha scoperto in un blitz che il suo centro La Casa Grande, a Zamora (sudovest del Paese) era una "casa degli orrori" dove "vivevano decine di bambini in condizioni deplorevoli, in mezzo a topi, pulci e cimici". I piccoli erano anche "obbligati a chiedere l'elemosina per strada, alimentati con cibo scadente e sottoposti ad abusi sessuali".

 

Su un totale di 596 persone liberate si contano 278 bambini e 174 bambine fra i tre e i 17 anni, 6 bimbi sotto i due anni e 138 maggiorenni. Dalle testimonianze rivelate dai primi 12 bambini tratti in salvo dal centro di accoglienza sono emersi particolari raccapriccianti ha affermato Tomas Zeron, responsabile dell'Agenzia di Inchieste Criminali (Aic).

 

Almeno due dei minorenni hanno detto di essere stati obbligati con botte e minacce ad avere rapporti sessuali orali con i guardiani del centro, mentre una ragazzina ha raccontato di essere rimasta incinta dopo essere stata violentata e di avere abortito dopo essere stata pestata dal responsabile dello stupro.

 

In molti hanno parlato di dure punizioni fisiche, anche con canne di idranti, e di una piccola stanza senza luce dove i bambini venivano rinchiusi per lunghe punizioni, senza acqua o cibo. Zeron ha comunque osservato che "bisogna essere molto prudenti" nel valutare le prove disponibili, perché esistono testimonianze su persone che dentro a La Casa Grande hanno agito come "veri protettori" dei bambini .

 

Nel frattempo, però, si moltiplicano le espressioni di solidarietà con Mamà Rosa, come quella dell'ex presidente Vicente Fox, che ha scritto alla donna su Twitter: "so che sei forte e so anche il bene che hai fatto a migliaia di bambini, coraggio e un forte abbraccio", aggiungendo che gli "sembra un'ingiustizia brutale che sia trattata come un delinquente".

 

Da parte sua Jean Meyer, noto storiografo, ha detto che ha visitato La Gran Familia e che se "non è una casa di lusso, le condizioni sono spartane" non è vero che i bambini "siano stati obbligati a chiedere l'elemosina". Meyer ha ricordato che Jean Marie Le Clézio, Premio Nobel per la Letteratura, ha scritto che 'Mamà Rosà, "quando era in età di cercare un fidanzato ha preferito cercare bambini senza casa, ai quali dare un'educazione, dalle elementari fino all'università".

 

Un altro noto intellettuale messicano, Enrique Krauze, ha denunciato su Twitter quello che ha definito come un "inammissibile attacco contro Rosa Verduzco, una donna con una vita dedicata ad assistere gli orfani".

 

ATS

 

 

 

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