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ITALIAAttentato Brindisi, molto attive le nuove leve della criminalità organizzata

19.05.12 - 16:29
Attentato Brindisi, molto attive le nuove leve della criminalità organizzata

BRINDISI - Al momento tutte le piste sono aperte sull'attentato di Brindisi di stamane. La matrice mafiosa non è né confermata né esclusa: è un'ipotesi investigativa su cui gli inquirenti italiani stanno lavorando.

Ma qual è la situazione della criminalità organizzata in Puglia e nel Brindisino? Un quadro si desume dall'ultima relazione della Direzione investigativa antimafia (Dia), riferita al primo semestre 2011.

Il documento descrive, a livello regionale, un ambiente in fase di riorganizzazione e riposizionamento, con nuove leve che premono per farsi spazio. A Brindisi la sacra corona unita si è vista assestare duri colpi dall'azione delle autorità, come emerge sia dalla relazione della Dia, sia da più recenti operazioni contro i clan.

"Il contesto criminale pugliese - si legge nella relazione - è interessato da dinamiche di riorganizzazione interna e di riposizionamento operativo dei sodalizi, molti dei quali indeboliti a seguito del contrasto investigativo".

"Si evidenzia, parimenti, un forte attivismo delle giovani leve, desiderose di rimpiazzare gli elementi di vertice detenuti, e il tentativo di occupare importanti segmenti dei mercati criminali da parte di gruppi neo costituiti e poco strutturali, ma capaci di agire con modalità gangsteristiche. Tali linee evolutive, nel semestre in esame, hanno creato fibrillazioni degli assetti interni ai sodalizi e degli equilibri esistenti tra i diversi clan".

Circa il Brindisino, la relazione spiega che in questo territorio "la minaccia derivante dalle matrici della sacra corona unita ha subito un ridimensionamento grazie alla cattura del reggente della frangia riconducibile al gruppo Pasimeni-Vitale, avvenuta il 14 marzo 2011, e del reggente della frangia riconducibile a Rogoli-Buccarella, avvenuta il 23 aprile 2011".

Due catture che "hanno creato un vuoto al vertice dei due sodalizi, interrompendo momentaneamente le dinamiche di scontro in atto tra le parti". Incendi e danneggiamenti a scopo estorsivo sono aumentati: colpiti stabilimenti balneari, strutture alberghiere, sedi di aziende, autovetture, beni mobili e immobili appartenenti a commercianti, capannoni industriali, farmacie, concessionarie di auto, magazzini di stoccaggio merci, paninoteche, bar, negozi di alimentari.

È di pochi giorni fa, il 9 maggio, l'ultima operazione contro la criminalità organizzata nel brindisino, che ha portato all'arresto di 16 persone. Soggetti considerati le nuove leve della mafia brindisina.

 

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