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Un inferno di fuoco e acqua: tre morti e quattro operai ancora dispersi

ITALIAUn inferno di fuoco e acqua: tre morti e quattro operai ancora dispersi

10.04.24 - 08:34
I soccorritori stanno lavorando senza sosta dopo l'esplosione avvenuta ieri alla centrale idroelettrica di Bargi.
Vigili del fuoco
Fonte Ats Ans/Corriere della sera
Un inferno di fuoco e acqua: tre morti e quattro operai ancora dispersi
I soccorritori stanno lavorando senza sosta dopo l'esplosione avvenuta ieri alla centrale idroelettrica di Bargi.

BOLOGNA - Tre morti e cinque feriti. Questo il bilancio dell'incidente, avvenuto ieri sera, 9 di aprile, all’impianto idroelettrico Enel Green Power di Bargi sul lago di Suviana. Un bilancio che potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. Quattro operai mancano ancora all'appello e le possibilità di ritrovarli ancora in vita tra le macerie si affievoliscono di ora in ora.

«Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea», ha spiegato Luca Cari, dirigente comunicazione dei pompieri locali. «I soccorritori stanno lavorando in ambienti completamente invasi dal fumo». Ma non solo il fumo sta complicando le ricerche dei superstiti. Calogero Turturici, comandante dei pompieri sulla provincia di Bologna, ha detto invece che si stava «attendendo l’abbassamento della temperatura dell’acqua», in modo che le squadre di sommozzatori potessero immergersi in «condizioni umanamente sostenibili».

Secondo la ricostruzione fornita dalle autorità, a provocare la violenta esplosione avvenuta all'ottavo piano sotto terra della centrale sarebbe stato lo scoppio di una turbina. «Erano in corso dei lavori di adeguamento della centrale, ma a un tratto una turbina è esplosa», ha confermato il prefetto di Bologna Attilio Visconti. Il pavimento dell'ottavo piano è stato inghiottito dall'esplosione a causa della rottura dei condotti di refrigerazione. Ed è proprio sul nono piano che si è concertata la ricerca di superstiti. «Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbero aver trovato ricovero da qualche altra parte della piastra», ha spiegato il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Francesco Notaro.

Nel frattempo uno dei cinque feriti è stato trasportato d'urgenza in rianimazione all'ospedale di Parma. Chi ha invece assistito alla tragedia parla di scene apocalittiche. «Ho sentito nettamente il botto e poi ho visto la colonna di fumo, anche l’aria si è fatta irrespirabile», ha raccontato al Corriere della sera il titolare di un ristorante a poche centinaia di metri dalla centrale. «Li conosco tutti, quelli che lavorano nella centrale, vengono sempre qui da me. È un disastro. C’è stata un’esplosione all’ottavo piano. Sono arrivato fino al settimo e poi non sono più riuscito a scendere. Sotto ci sono ancora delle persone e non si riesce a andare. Ci sono continue esplosioni. È terribile. Impressionante. Mi tremano ancora le gambe».


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