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Israele ha concluso, dopo 14 giorni, l'operazione all'ospedale Al-Shifa di Gaza
Un'operazione «mirata» e svolta «con professionalità», secondo il ministro Gallant. Ma lasciandosi dietro centinaia di morti.
GAZA - Dopo il ritiro delle forze israeliane, il complesso che - tra le altre cose - ospitava l'ospedale Al-Shifa di Gaza è quasi del tutto ridotto a un cumulo di macerie, con il centro medico «completamente fuori servizio», ha spiegato il direttore alla stampa.
Israele ha concluso le operazioni dopo un assedio durato 14 giorni. Il ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha speso parole d'elogio all'indirizzo delle Forze di difesa israeliane e dello Shin Bet, parlando di un'azione «mirata», che è stata svolta con «determinazione e la professionalità».
In altre parole, «la base terrorista di Shifa è stata sradicata» e nel bilancio tracciato dal ministro si parla di «centinaia» di terroristi «uccisi o catturati». Numeri che si rispecchiano nel quadro presentato, ma con toni ben diversi, dalla Difesa civile di Gaza, che ha parlato di centinaia di cadaveri sparsi nel complesso. Un bilancio parziale parla di almeno 300 corpi rinvenuti. «Come in un film horror», ha raccontato uno dei cronisti inviati sul posto dalla Cnn.
«I bulldozer hanno schiacciato corpi ovunque nel cortile dell'ospedale» e «molto famiglie stanno cercando i propri cari senza riuscire a trovarli. Alcuni sanno che sono stati uccisi ma i loro corpi non ci sono». E l'orrore non si limita al solo ospedale. «Abbiamo trovato famiglie intere morte e i loro corpi in stato di decomposizione nelle abitazioni che stanno attorno all'ospedale» Al-Shifa.
Ma nella struttura, per quanto distrutta, sono rimaste anche persone in vita. In gravi condizioni. «Ciò che sta accadendo qui è una catastrofe nel vero senso della parola», ha detto alla Cnn il numero uno del servizio ambulanze di Gaza. Ci sono persone malate, ridotta alla fame, disidratate, persone con ferite infette «e coperte di mosche». È «un massacro».
