Cerca e trova immobili

SPAGNAAnche se spaccati in due, gli agricoltori continuano a marciare

13.02.24 - 09:54
Alcuni gruppi stanno cercando di bloccare diversi nodi autostradali e altri invece si dirigono verso il confine con la Francia
keystone-sda.ch (MARCIAL GUILLEN)
Fonte Ats ans
Anche se spaccati in due, gli agricoltori continuano a marciare
Alcuni gruppi stanno cercando di bloccare diversi nodi autostradali e altri invece si dirigono verso il confine con la Francia

MADRID - Le proteste di agricoltori e allevatori in Spagna sono riprese dalle prime ore del mattino nell'ottavo giorno di mobilitazioni, con l'obiettivo di bloccare infrastrutture chiave in varie regioni.

Fra queste, il mercato generale di Barcellona Mercabarna, il porto di Tarragona, uno dei principali snodi logistici per l'arrivo di cereali via mare alla penisola, le autostrade AP7 e C25, i principali snodi di collegamento fra Catalogna e la Francia, dove centinaia di trattori dalle 7 del mattino marciano per effettuare blocchi stradali, segnala la Direzione generale del traffico (Dgt). A Barcellona marce lente di trattori per l'autostrada A2 puntano a bloccare alcuni dei principali accessi a Mercabarna.

Le mobilitazioni indette dalla piattaforma 6Febbraio via social media e gruppi di WhatsApp, segnano una frattura nel movimento, dal quale si sono sganciati gli agricoltori di Castiglia e León e quelli della Catalogna, riuniti sotto un'altra sigla, Unio de Pagesos, per prendere le distanze «dai movimenti che stanno promuovendo Vox e il Pp in Spagna», segnala una nota della piattaforma Pagesa.

Protestano contro «la concorrenza sleale dei prodotti che non osservano gli standard europei», come quelli provenienti dal Marocco o dall'America Latina, per maggiori controlli alle frontiere europee rispetto alle importazioni da Paesi terzi all'Ue e per «la reciprocità nelle relazioni commerciali sull'uso di prodotti fitosanitari, misure veterinarie e condizioni ambientali».

Le proteste continueranno almeno fino al 21 febbraio, quando è previsto un concentramento del settore davanti al ministero di agricoltura di Madrid. Gli agricoltori reclamano aiuti per i danni provocati dalla siccità, piani strategici della Politica Agraria Comune, oltre a correzioni delle distorsioni nella catena alimentare, che comportano prezzi in origine superiori ai costi di produzione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE