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SPAGNAPrendono piede in Spagna le proteste degli agricoltori

06.02.24 - 09:44
Diverse tratti autostradali risultano bloccati da stammatina dalla marcia lenta dei mezzi agricoli
AFP
Fonte Ats ans
Prendono piede in Spagna le proteste degli agricoltori
Diverse tratti autostradali risultano bloccati da stammatina dalla marcia lenta dei mezzi agricoli

MADRID - Come in diversi altri Paesi d'Europa, anche in Spagna prendono slancio le proteste degli agricoltori: dalle prime ore di stamattina, sono infatti in corso presidi e marce lente di trattori in diverse province del Paese, con disagi per il traffico che si stanno generalizzando in più strade e autostrade.

Secondo le ultime notizie, i manifestanti hanno iniziato a bloccare gli accessi a diversi punti nevralgici per la rete di distribuzione di prodotti alimentari: tra questi, il porto di Malaga e un grande centro logistico a Saragozza.

La Direzione generale del traffico ha reso noto che attualmente la circolazione è interrotta su alcune autostrade, tra queste la A-5, in uno dei punti di accesso a Madrid. Le proteste sono in corso anche in altre province, come quelle di Siviglia, Granada, Ciudad Real, Toledo, La Rioja e Valencia.

Le manifestazioni in corso non sono state convocate dalle principali organizzazioni agrarie del Paese, che pure hanno annunciato un calendario di mobilitazioni a partire dal prossimo giovedì: «Alcune di quelle di oggi sono state convocate attraverso gruppi di Whatsapp», ha spiegato su Tve Donaciano Dujo, vicepresidente dell'Associazione Agraria dei Giovani Agricoltori.

Anche in Catalogna - I cortei di trattori hanno bloccato dalle 7,45 del mattino anche le principali arterie interurbane di accesso a Barcellona e Lerida, in Catalogna, segnala il Servizio stradale catalano. E carovane di mezzi agricoli, alternative alla protesta convocata dalle principali sigle sindacali degli agricoltori - Uagr, Asaja e Upa - per il prossimo 13 febbraio, stanno collassando il traffico all'entrata di Logrono e altre località de la Rioja, al nord della penisola iberica.

Tutte le proteste del settore agrario, dell'allevamento e degli autotrasportatori, muovono dalle critiche al nuovo sistema di Politica agricola comune 8Pac) della Ue, che secondo le organizzazioni sindacati rende difficile l'accesso agli aiuti e implementa nuove esigenze che aumentano i costi del settore primario.

I manifestanti reclamano misure per far fronte alla siccità, una revisione della legge della catena alimentare che vieti di vendere i prodotti in perdita e la fine della concorrenza sleale dei paesi extracomunitari, meno condizionati di quelli della Ue da norme di protezione ambientale.

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