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STATI UNITIBill Clinton avrebbe «minacciato» Vanity Fair per difendere Epstein

05.01.24 - 08:49
Il principe Andrea è stato nuovamente segnalato alla polizia britannica da un gruppo di pressione pro-repubblica
keystone-sda.ch (Evan Agostini)
Fonte Ats Ans
Bill Clinton avrebbe «minacciato» Vanity Fair per difendere Epstein
Il principe Andrea è stato nuovamente segnalato alla polizia britannica da un gruppo di pressione pro-repubblica

NEW YORK - Bill Clinton sarebbe entrato negli uffici di Vanity Fair e avrebbe «minacciato» lo staff affinché non pubblicasse articoli sul traffico sessuale del suo buon amico Jeffrey Epstein. Lo rivelano i nuovi documenti pubblicati su Epstein, il finanziere americano morto suicida in carcere.

Secondo quanto rendono noto vari media internazionali, a raccontare l'episodio è stata Virginia Giuffre, la grande accusatrice di Epstein, in una email a una giornalista del Daily Mail. Non è chiaro dove Giuffre abbia appreso delle minacce di Clinton. Nelle carte l'ex presidente statunitense viene descritto come qualcuno che «aveva viaggiato con Epstein e Ghislaine Maxwell e che avrebbe potuto avere informazioni sulla condotta» del finanziere e della sua complice.

Intanto anche il principe Andrea affronta nuovi guai dopo la pubblicazione del materiale dell'inchiesta: Republic, un gruppo di pressione che chiede l'abolizione della monarchia britannica, lo ha segnalato alla Metropolitan Police (Met), chiedendo la riapertura delle indagini. Non solo: l'amministratore delegato del gruppo, Graham Smith, ha invitato re Carlo III ha rilasciare una dichiarazione pubblica sulla vicenda.

«A oggi, non sembra esserci stata alcuna indagine penale seria, nessun interrogatorio agli imputati o ad altri testimoni, e nessuna chiara giustificazione per non intraprendere alcuna azione» ha dichiarato Smith, come si legge sulla stampa britannica. In passato Andrea, fratello dell'attuale sovrano, ha respinto con forza ogni accusa.

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COMMENTI
 

CHGordola 3 mesi fa su tio
Vedendo il calibro delle persone che ci sono su quella lista, sapendo delle relazioni di amicizia di quell'uomo con persone potenti, e vedendo la fine che ha fatto quello schifoso, non credo che si potrà scoprire ancora molto o incastrare altri personaggi pubblici che comunque negano l'evidenza, è già stato fatto un insabbiamento gigantesco e ora, purtroppo, il caso è chiuso, questi documenti e questo parlarne ancora porterà solo a più teorie del complotto di quanto ce ne siano già...
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