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ISRAELE: LIVEPausa a Gaza e rilascio degli ostaggi? L'Egitto vicino a un accordo

08.11.23 - 08:10
Anche il Qatar negozia con Israele e Hamas. Charles Michel: «L'assedio di Gaza non è in linea con le leggi umanitarie»
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Anche il Qatar negozia con Israele e Hamas. Charles Michel: «L'assedio di Gaza non è in linea con le leggi umanitarie»

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato che le sue truppe sono giunte «nel cuore di Gaza City» e che le Forze di Difesa Israeliane hanno «preso d'assalto» la città da Nord e da Sud in coordinamento con le truppe di terra, aria e mare. Un portavoce dell'agenzia delle Nazioni Unite ha affermato, dal canto suo, che a Gaza muoiono in media 160 bambini al giorno.

20:13

50 mila palestinesi passati oggi dal nord al sud di Gaza

Cinquantamila palestinesi sono passati oggi, seguendo le istruzioni dell'esercito israeliano, dal settore nord in quello meridionale della Striscia. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui il corridoio umanitario approntato anche oggi per loro sarà messo a disposizione ancora domani a beneficio di quanti vogliano lasciare la zona dei combattimenti.

«Comprendono che Hamas sta perdendo il controllo nel nord della Striscia», ha affermato Hagari. «La leadership di Hamas è tagliata fuori. Siede nei bunker, ha perso il contatto con la popolazione e con i suoi stessi terroristi». (Ats Ans)

19:47

Usa: «Non abbiamo prove che ostaggi Hamas siano ancora vivi»

«Non abbiamo prove che gli ostaggi in mano ad Hamas, compresi i cittadini Usa, siano ancora in vita». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che «potrebbe essere necessaria più di una pausa umanitaria per farli uscire tutti». (Ats Ans)

19:02

Terroristi a processo, anche per stupro
Il procuratore generale e il procuratore di Stato stanno per aprire formalmente un'inchiesta sull'assalto di Hamas il 7 ottobre: gli investigatori hanno già raccolto 700 testimonianze di sopravvissuti e denunce per stupro. Lo scrivono i media israeliani. «Il nostro obiettivo è indagare e avviare procedimenti legali contro coloro che hanno perpetrato, pianificato o preso parte in questi atti atroci, ovunque si trovino», affermano in una nota. Israele punirà i terroristi di Hamas responsabili con «la massima severità, commisurata ai loro crimini». Sono 200 i terroristi arrestati il 7 ottobre e nei giorni successivi. (Ats Ans)

18:54

Hamas non ha risparmiato nemmeno i musulmani
Nell'attacco del 7 ottobre Hamas non ha risparmiato neanche musulmani, fossero essi cittadini di Israele (fra cui beduini del Negev) o un giovane palestinese di Gerusalemme est. Questi è stato interrogato, poi freddato.

Le immagini giungono dalle telecamerine GoPro dei membri dell'unità Nukhba - che Hamas definisce di élite, e che si sono macchiati di efferatezze - nonché da telecamere di sorveglianza. Al momento il numero degli arabi israeliani uccisi da Hamas è compreso fra 13-19. Gli ostaggi tenuti a Gaza sono sette. Otto, se si aggiunge un beduino prigioniero di Hamas da otto anni, senza che la Croce rossa abbia mai potuto visitarlo. (Ats Ans)

18:27

70 comandanti di Hamas uccisi dall'inizio delle operazioni
Sarebbero circa 70 i comandanti di Hamas, tra quelli di alto rango e quelli operativi sul campo, uccisi da Israele dall'inizio delle operazioni nella Striscia. Il calcolo - basato su una stima estrapolata dai dati disponibili - è ricavato dalla lista fornita lo scorso fine ottobre dal portavoce militare che ha elencato circa 60 esponenti della fazione islamica, compresi membri dell'Ufficio politico di Hamas. A questi se ne aggiungono altri 10 di cui negli ultimi giorni l'esercito ha dato notizia, relativi a comandanti militari di zona equivalenti a responsabili di battaglione o di brigata. (Ats Ans)

18:20

10mila morti in un mese, «sfida l'umanità»
«Secondo il Ministero della Salute di Gaza, dal 7 ottobre sarebbero state uccise 10.000 persone. 10.000 persone in un mese. Questo sfida l'umanità». Lo ha detto il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths, il quale ha ricordato che mentre era a Gerusalemme la settimana scorsa ha parlato con Suhail, un avvocato di Gaza, che ha perso 20 familiari stretti: «Gli ho parlato al telefono mentre mi ha detto i loro nomi, mi ha detto 'li ho seppelliti con le mie mani'. Quando è troppo è troppo». (Ats Ans)

17:52

L'unica strada secondo Hamas
Abu Obeida, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas a Gaza, ha detto che «la strada unica ed evidente per la liberazione degli ostaggi è un accordo che preveda lo scambio di prigionieri totale o parziale». Lo ha riferito la tv pubblica israeliana Kan. (Ats Ans)

17:31
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17:28

12 ostaggi in cambio di tre giorni di tregua
Una fonte vicina ad Hamas conferma trattative in corso per la liberazione di 12 ostaggi, di cui 6 americani, in cambio di tre giorni di tregua. (Ats Ans)

17:20

Credito urgente di 86 milioni di franchi per Gaza

Gli aiuti sono destinati a Onu, Croce Rossa, Mezzaluna Rossa e alle Ong svizzere e internazionali

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17:10

Morti a Gaza, «c'è qualcosa di chiaramente sbagliato»
«Ci sono violazioni da parte di Hamas quando usa scudi umani. Ma quando si guarda il numero di civili che sono stati uccisi durante le operazioni militari, c'è qualcosa che è chiaramente sbagliato»: lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Reuters Next, come si legge sul sito dell'agenzia. «È anche importante far capire a Israele - ha aggiunto - che è contro i suoi interessi vedere ogni giorno la terribile immagine dei drammatici bisogni umanitari del popolo palestinese. Ciò non aiuta Israele in relazione all'opinione pubblica globale». (Ats Ans)

16:50

Pausa umanitaria e rilascio degli ostaggi? L'Egitto sarebbe prossimo all'accordo
Una tv egiziana ha segnalato che il Cairo è vicino al raggiungimento di un accordo per una pausa umanitaria a Gaza e il rilascio di ostaggi. Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz.

16:47

Scontri in Cisgiordania
Undici palestinesi sono stati feriti in scontri con l'esercito israeliano vicino Betlemme in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa secondo cui gli scontri sono cominciati nel corso di un'incursione dell'esercito nell'area della città. (ats)

16:46

Michel: «L'assedio di Gaza non è in linea con le leggi umanitarie»
«Nulla può giustificare quanto successo. Non possiamo permettere che si ripeta mai più un attentato terroristico come quello di Hamas. Hamas non deve avere il futuro al governo di Gaza». Lo ha detto il presidente del Consiglio Charles Michel parlando all'Eurocamera. «Il diritto di Israele di difendersi deve essere in linea con le leggi internazionali e umanitarie. Un assedio di Gaza non lo è. Chiediamo delle pause umanitarie, più la situazione peggiora più sarà difficile avere una pace duratura», ha sottolineato Michel spiegando che, alla conferenza di Parigi di domani, «concorderemo un maggior sostegno» per i palestinesi. (ats)

16:44

Evacuati anche 43 cittadini ucraini da Gaza
«L'Ucraina ha evacuato con successo il suo primo gruppo di 43 cittadini ucraini da Gaza. Ora sono al sicuro in Egitto, dove i diplomatici ucraini forniscono loro l'assistenza necessaria». Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Abbiamo anche aiutato a evacuare 36 cittadini della Moldavia e siamo lieti di aiutare il nostro amichevole vicino», ha aggiunto. «L'evacuazione continua. Le nostre ambasciate in Israele ed Egitto, così come altre agenzie competenti, stanno lavorando duramente per far uscire da Gaza un numero maggiore di nostri cittadini», ha concluso. (ats)

16:18
AFP
15:55

Hamas al New York Times: «Serviva un grande atto per dire che la causa palestinese non sarebbe morta»
Era necessario «cambiare l'intera equazione e non solo avere uno scontro. Siamo riusciti a rimettere sul tavolo la questione palestinese, e ora nessuno nella regione è più tranquillo». Così Khalil al-Hayya, alto dirigente di Hamas, spiega in una intervista al New York Times da Doha lo scopo dell'attacco senza precedenti in Israele. «Spero che lo stato di guerra con Israele diventi permanente su tutti i confini e che il mondo arabo sia al nostro fianco», gli ha fatto eco Taher El-Nounou, consigliere per i media di Hamas. «Ciò che poteva cambiare l'equazione era un grande atto e, senza dubbio, si sapeva che la reazione a questo grande atto sarebbe stata grande ma dovevamo dire alla gente che la causa palestinese non sarebbe morta», ha aggiunto al-Hayya. (ats)

15:29

In un mese morti 89 dipendenti dell'Unrwa nella Striscia di Gaza
È salito ad 89 il numero dei dipendenti dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, morti finora dal 7 ottobre scorso. Lo riferisce la stessa agenzia in un post su X, in cui afferma che «in un mese, 89 colleghi dell'Unrwa sono stati uccisi e almeno 26 feriti nella Striscia di Gaza» «Come Agenzia - prosegue il post - siamo più che devastati. I nostri colleghi ci mancheranno moltissimo e non saranno dimenticati». Il testo aggiunge poi una affermazione del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, secondo cui in questa guerra «sono stati uccisi più operatori umanitari delle Nazioni Unite che in qualsiasi periodo paragonabile nella storia della nostra organizzazione». (ats)

15:17

Distrutta dalle bombe la moschea Khaled Ben al-Walid
Un bombardamento israeliano ha provocato la distruzione della moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a Sud di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La moschea si trova in un campo profughi. Al momento dell'attacco era a quanto pare vuota, ma mezzi di soccorso stanno egualmente accorrendo sul posto. (ats)

15:10

A Gaza nord restano "solo" 100mila persone
Nel nord di Gaza sono rimasti solo 100.000 civili su una popolazione di 1,1 milioni di abitanti, secondo quanto indicato oggi da un portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, in dichiarazioni a Sky News. (ats)

14:53

Ostaggi, Doha sta negoziando con Israele e Hamas
Il Qatar sta negoziando con Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, il rilascio di 10-15 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco a Gaza di uno o due giorni: lo riferiscono fonti a conoscenza del dossier citate dall'AFP. Ieri il sito di notizie americano Axios aveva riferito di una richiesta del presidente degli Stati Uniti Joe Biden al premier israeliano Benyamin Netanyahu di una tregua di qualche giorno per favorire la liberazione dei prigionieri. (ats)

13:43

Mezzaluna Rossa, chiuse le strade per l'ospedale Al-Quds
Tutte le vie di accesso all'ospedale Al-Quds nella Striscia di Gaza sono chiuse e «le squadre mediche non possono lasciare l'ospedale per raggiungere i feriti». Lo segnala la Mezzaluna Rossa palestinese (Prcs) in un messaggio postato sulla rete sociale X. «Il bombardamento israeliano è in corso da ieri sera nei pressi dell'ospedale Al-Quds, dal lato occidentale», segnala l'organizzazione umanitaria. «Tutte le strade per l'ospedale sono chiuse. Le equipe mediche non possono lasciare l'ospedale per raggiungere i feriti». (ats)

13:13
keystone-sda.ch / STF (MOHAMMED SABER)
13:11

Altri profughi con le bandiere bianche
L'esercito israeliano ha diffuso immagini del passaggio della popolazione palestinese dal nord al sud della Striscia nel corridoio umanitario aperto anche oggi dall'esercito lungo la strada Salah ad Din che taglia Gaza. Dalle immagini si vedono centinaia di persone in cammino e anche in questa occasione, come avvenuto ieri, sono state innalzate dai palestinesi bandiere bianche. Il corridoio umanitario terminerà alle 14.00 (ora locale). (Ats Ans)

12:46

32 soldati israeliani uccisi nell'offensiva di terra
L'esercito israeliano ha annunciato che il sergente dell'unità d'élite Shaldag, Jonathan Chazor, di 22 anni, è stato ucciso ieri combattendo contro i terroristi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Chazor era originario della comunità settentrionale di Katzir. La sua morte porta a 32 il bilancio dei soldati uccisi nell'offensiva di terra di Israele a Gaza, e a 350 dal 7 ottobre. (Ats Ans)

12:23

Le vittime sono più di 10500
Sono almeno 10'569 le persone morte nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, secondo l'ultimo bilancio del ministero della sanità di Hamas. Fra le vittime, 4'324 sono i minori e 2'823 le donne, secondo quanto indicano le autorità della fazione palestinese. (Ats Ans)

12:22
keystone-sda.ch / STR (Doaa AlBaz)
12:12

Un meeting con Netanyahu
Questa sera il primo ministro Benjamin Netanyahu dovrebbe incontrare i capi del consiglio di circa 20 insediamenti della Cisgiordania, nell'ambito della sua visita odierna nella regione. Venerdì è invece in programma un incontro con le autorità delle comunità al confine con la Striscia di Gaza, quelle che più di tutte hanno subito le conseguenze dell'attacco di Hamas del 7 ottobre.

10:41

Gaza, Israele ha riaperto il corridoio verso sud
L'esercito israeliano ha annunciato di aver di nuovo aperto fin alle 14 di oggi (ora locale) un corridoio umanitario dal nord al sud della Striscia lungo la via Salah ad Din che taglia l'intera Gaza. Lo ha annunciato il portavoce dell'esercito in lingua araba Avichay Adraae che ha sollecitato i cittadini di Gaza a spostarsi a sud. «Se tieni a te stesso e ai tuoi cari - ha sottolineato - dirigiti a sud». (ats)

09:49

Biden conferma di aver chiesto una «pausa» a Gaza
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha confermato di aver chiesto, nel corso di una telefonata, lunedì, con il premier israeliano Netanyahu, una pausa nei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza. Lo scrive Reuters.

09:34
AFP
09:26

I leader di Hamas sono «uomini morti che camminano... dentro e fuori da Gaza»
Sia dentro che fuori da Gaza, la leadership di Hamas è formata da «uomini morti che camminano». È quanto affermato da Jonathan Cornicus, uno dei portavoce delle Forze di difesa israeliane, in un'intervista rilasciata a Sky News Australia. «La missione è di ingaggiare Hamas e smantellare ogni roccaforte sotterranea. Lo stiamo facendo in modo lento e meticoloso, secondo i piani», ha sottolineato. «L'ordine è quello di uccidere o catturare tutti i leader di Hamas. Quelli che hanno pianificato, agevolato ed eseguito il massacro omicida del 7 ottobre in Israele. Lo abbiamo detto chiaramente. Sono tutti uomini morti che camminano. È solo una questione di tempo».

08:44

L'Iran «non ha attaccato le truppe statunitensi»
La Repubblica Islamica non è mai stata coinvolta in alcuna azione militare o attacco contro le forze statunitensi di stanza in Siria e Iraq: lo ha detto oggi l'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Saeed Iravani, in risposta a una lettera degli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza dell'Onu che accusava l'Iran di attaccare le sue forze nei due paesi arabi. Nella lettera, indirizzata al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e al Consiglio di sicurezza, Iravani ha sottolineato che con tali affermazioni gli Stati Uniti tentano solo di legittimare le loro azioni militari illegali in Siria. Il che costituisce un'errata interpretazione dell'articolo 51 della Carta dell'Onu, ha aggiunto. (fonte ats)

08:41

I ministri del G7 «più uniti che mai nel perseguimento della pace»
Trovato un accordo per una dichiarazione congiunta a conclusione della riunione ministeriale a Tokyo, nella quale i ministri degli esteri del G7 si sono detti «più uniti che mai nel perseguimento della pace internazionale, della sicurezza, e prosperità». «Ribadiamo la nostra forte opposizione a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status pacificamente stabilito dei territori con la forza o la coercizione in qualsiasi parte del mondo. Tali tentativi minano lo Stato di diritto, che protegge tutte le nazioni, soprattutto quelle vulnerabili, così come la sicurezza globale e la dignità umana», si legge nella dichiarazione. Per quanto concerne il Medio Oriente, «condanniamo inequivocabilmente gli attacchi terroristici di Hamas e altri in tutto Israele iniziati il 7 ottobre 2023, nonché gli attacchi missilistici in corso contro Israele. Sottolineiamo il diritto di Israele a difendere se stesso e il suo popolo in conformità con il diritto internazionale nel tentativo di prevenire che ciò si ripeta». Inoltre «chiediamo il rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza precondizioni». Al contempo "l'aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi è inaccettabile, mina la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura». «Sottolineiamo la necessità di un'azione urgente per affrontare il deterioramento della crisi umanitaria a Gaza. Tutte le parti devono consentire il libero sostegno umanitario ai civili, compresi cibo, acqua, assistenza medica, carburante e alloggio, nonché l'accesso agli operatori umanitari. Sosteniamo le pause e i corridoi umanitari per facilitare l'assistenza urgentemente necessaria, il movimento dei civili e il rilascio degli ostaggi. Anche gli stranieri devono poter continuare a partire», si legge ancora nella dichiarazione congiunta in cui si sottolinea «l'importanza della protezione dei civili e del rispetto del diritto internazionale, in particolare del diritto internazionale umanitario». «Dal 7 ottobre, i membri del G7 si sono impegnati a donare ulteriori 500 milioni di dollari al popolo palestinese, anche attraverso le agenzie delle Nazioni Unite e altri attori umanitari. Invitiamo i paesi di tutto il mondo a unirsi a noi in questo sforzo», sottolinea il documento, in cui viene aggiunto che «accogliamo con favore la conferenza internazionale del 9 novembre a Parigi sulle questioni umanitarie». Inoltre «i membri del G7, insieme ai partner della regione, stanno lavorando intensamente per evitare che il conflitto si inasprisca ulteriormente e si diffonda più ampiamente. Stiamo anche lavorando insieme, anche imponendo sanzioni o altre misure, per negare a Hamas la capacità di raccogliere e utilizzare fondi per compiere atrocità». «I membri del G7 sono impegnati a lavorare a stretto contatto con i partner per preparare soluzioni sostenibili a lungo termine per Gaza e il ritorno a un processo di pace più ampio in linea con i parametri concordati a livello internazionale - si legge ancora nella dichiarazione finale -. Sottolineiamo che una soluzione a due Stati, che prevede che Israele e uno Stato palestinese vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco, rimane l'unica via verso una pace giusta, duratura e sicura». (fonte ats)

08:13

Salgono a 31 i militari israeliani morti a Gaza
Dall'avvio dell'operazione terrestre nella Striscia di Gaza sono morti 31 soldati israeliani. L'ultimo in ordine di tempo - ha fatto sapere l'esercito - è stato Yaacov Ozeri (28 anni) della 410esima Brigata corazzata ucciso ieri nel nord della Striscia. Inoltre - secondo la stessa fonte - ci sono anche tre soldati che sono stati feriti in modo grave sempre durante i combattimenti di ieri. Intanto, a un mese dall'inizio dell'operazione militare contro Hamas, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno effettuato attacchi su più di 14'000 obiettivi nella Striscia di Gaza, ha detto ieri sera in conferenza stampa il portavoce dell'esercito Daniel Hagari. Le Idf affermano di aver demolito oltre 100 ingressi di tunnel, distrutto più di 4'000 armi di vario tipo e «ucciso molti terroristi di Hamas, anche nel grado di comandanti». Hagari ha spiegato che molti degli obiettivi colpiti sono stati localizzati in moschee, asili e quartieri residenziali. «Ciò dimostra che Hamas sta cinicamente usando la sua popolazione come scudo umano», ha detto il portavoce dell'esercito israeliano. (fonte ats)

08:10

Ucciso il capo della produzione di armi di Hamas
L'esercito israeliano ha ucciso nella notte, in un attacco aereo mirato, Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui Abu Zina è stato «uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era un esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi utilizzati dai terroristi». Il portavoce ha poi aggiunto che la notte scorsa è stata eliminata «una cellula terroristica che progettava di lanciare missili anti-tank contro i soldati». (fonte ats)

08:05

Ieri almeno 500 persone hanno lasciato la Striscia di Gaza
Almeno 500 persone, la maggior parte delle quali straniere o con doppia nazionalità e i loro familiari a carico, hanno lasciato nella giornata di ieri la Striscia di Gaza attraverso l'Egitto, scrive il "Guardian" citando la Reuters che si rifà a fonti di sicurezza egiziane. Il ministero degli esteri giordano ha affermato che ieri sono stati evacuati 262 giordani, su un totale di 569 rimasti bloccati a Gaza, mentre il Canada ha dichiarato che 59 dei suoi cittadini, residenti permanenti e familiari sono stati evacuati. Altri paesi i cui cittadini sono stati autorizzati a partire ieri includono Romania, Germania, Moldavia, Ucraina, Filippine e Francia, secondo l'autorità di frontiera di Gaza. Secondo una fonte medica, inoltre, a 19 palestinesi di Gaza che necessitano di cure mediche è stato permesso di unirsi a dozzine di altri che sono in cura negli ospedali egiziani. Fonti della sicurezza egiziane hanno tra l'altro affermato che l'Egitto continua a fare pressione per maggiori aiuti e carburante nella Striscia e per la sicurezza delle ambulanze. (fonte ats)

07:06

I Paesi del G7 si riuniscono per definire una linea di consenso su Gaza
Mercoledì i ministri degli Esteri dei Paesi del G7, tra cui il Segretario di Stato americano Antony Blinken, si sono riuniti a Tokyo per definire una linea di consenso su Gaza. Si prevede che il gruppo chiederà una pausa temporanea dei combattimenti per consentire l'ingresso degli aiuti nella Striscia. Il leader israeliano Netanyahu, dal canto suo, ha nuovamente respinto le richieste di un cessate il fuoco che, a suo dire, permetterebbe ad Hamas di riorganizzarsi. La dichiarazione congiunta del G7 - Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Unione Europea - sarà la seconda del gruppo dall'inizio dei combattimenti il mese scorso. (fonte bbc)

06:49
Keystone-Sda