La famiglia del ragazzo, 24 anni, che morì durante quel fermo nel 2016 ha annunciato il ricorso in appello
PARIGI - «Non luogo a procedere»: questa la decisione del giudice nei confronti dei 3 gendarmi che il 19 luglio 2016 fermarono Adama Traoré, un giovane francese di 24 anni che morì poi durante quel fermo e che è poi diventato un simbolo della lotta contro il razzismo e le violenze delle forze dell'ordine. La famiglia ha annunciato che presenterà appello. Lo ha reso noto la tv BFM.
La decisione mette per il momento fine all'inchiesta molto controversa, basata su perizie mediche contraddittorie.
Yassine Bouzrou, avvocato della famiglia del giovane nero che denuncia da anni le ombre che secondo lui gravano sull'inchiesta, ha annunciato la decisione di presentare appello su Instagram.