Cerca e trova immobili

MONDOPiù di 60mila morti a causa del coronavirus

04.04.20 - 15:59
Il numero delle persone risultate positive ai tamponi è superiore agli 1,13 milioni
keystone-sda.ch / STF (Anupam Nath)
I morti per coronavirus sono più di 60mila in tutto il mondo.
I morti per coronavirus sono più di 60mila in tutto il mondo.
Fonte Ats Ans
Più di 60mila morti a causa del coronavirus
Il numero delle persone risultate positive ai tamponi è superiore agli 1,13 milioni

NEW YORK - Sono 60'115 le persone che hanno perso la vita dopo aver contratto il coronavirus.

Lo si evince dal bilancio, aggiornato più volte al giorno, della Johns Hopkins University. Le nazioni con il maggior numero di casi accertati sono Stati Uniti (oltre 278mila), Spagna (quasi 125mila) e Italia (poco meno di 120mila).

Il paese con più vittime fino a questo momento è l'Italia, con 14681 morti. Segue la Spagna con 11744 e la Francia con 6507. Le persone che sono state dimesse e che si presume siano guarite sono 233'689.

Nuovo record di decessi nel Regno Unito - Nuovo record di 708 morti in più in 24 ore negli ospedali del Regno Unito per coronavirus (contro i 684 indicati ieri), secondo gli ultimi dati aggiornati del ministero della Sanità britannico diffusi oggi. Fra le vittime c'è anche un bimbo (già malato) di cinque anni. La vittima più giovane in assoluto.

I decessi totali registrati salgono a 4313, mentre i contagi passano da 38'168 a 41'903, con un incremento giornaliero di poco più di 3700 inferiore rispetto ai 4450 di ieri. I test eseguiti nel Paese toccano infine i 183'190, con un ritmo quotidiano che scende seppur di poco sotto quota 10'000.

1651 morti nei Paesi Bassi - Nelle ultime 24 ore ci sono stati 164 morti per il coronavirus portando il bilancio totale delle vittime a 1651. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie dei Paesi Bassi. I nuovi ricoveri in ospedale sono stati 336, in flessione rispetto ai giorni precedenti.

Complessivamente le persone ospedalizzate sono state finora 6.622, di cui 1324 in terapia intensiva (questo dato si riferisce a venerdì). I positivi finora accertati sono 16.627, mille in più rispetto a ieri.

Croazia, «cruciali le prossime tre settimane» - In Croazia da ieri per conseguenze del coronavirus sono morte quattro persone, il numero più alto in 24 ore dall'inizio dell'epidemia. Lo ha riferito l'Unità di crisi nazionale. Si tratta di persone anziane con varie malattie croniche, tutte decedute nell'ospedale di Osijek (est). Sale così a 12 il numero dei decessi.

Da ieri si sono registrati altri 47 contagi da Covid-19, con il totale che ha raggiunto 1.126, numeri che ancora vengono definiti contenuti. I malati in stato grave sono 39, mentre i guariti sono 119. «Le prossime tre settimane saranno cruciali, si tratta del periodo in cui decideremo il nostro destino», ha detto il ministro della Sanità, Vili Berso, appellandosi ai cittadini a rispettare le misure restrittive. In questo fine di settimana sono in corso anche le operazioni di rimpatrio dei croati da vari Paesi europei. 

Cina, morti quasi 100 uomini delle forze dell'ordine - Il ministero cinese della Pubblica Sicurezza ha dichiarato che 60 agenti di polizia e 35 agenti di polizia ausiliari sono morti in servizio dall'inizio dell'epidemia di Covid-19.

Gli agenti, otto dei quali provenivano dalla provincia di Hubei, avevano lavorato in prima linea nella lotta contro il coronavirus, rintracciando pazienti positivi o i loro contatti stretti o indagando su truffe legate a forniture anti-virus, ha detto il ministero.

Posti letto nelle diocesi italiane - In Italia anche le Diocesi si stanno impegnando per fronteggiare l'emergenza. Ad oggi sono 33 ad aver messo a disposizione della Protezione civile e del Sistema Sanitario Nazionale 46 strutture per oltre 1200 posti. Sono poi 23 le Diocesi (in 9 Regioni Ecclesiastiche) ad aver fatto sapere di aver impegnato oltre 28 strutture per più di 500 posti nell'accoglienza di persone in quarantena e/o dimesse dagli ospedali.

Le valvole dei respiratori si stampano a scuola - Professori dell'istituto Monte Amiata, all'interno della scuola media Curiel di Rozzano (Milano), stanno producendo come volontari i raccordi in polimero naturale per adattare le maschere da snorkeling di Decathlon e trasformarle in respiratori, per aiutare gli ospedali che lottano contro l'emergenza Covid-19. Per farlo utilizzano la stampante 3D del laboratorio della scuola, che solitamente viene utilizzata con gli studenti per le attività didattiche.

Sette i kit già confezionati, ciascuno composto da una maschera corredata da quattro raccordi "Charlotte", quattro camicie di rinforzo e due raccordi "Dave". Grazie a queste modifiche, le maschere da snorkeling possono diventare degli efficaci respiratori per chi si trova in ospedale. «Aver accolto l'invito del Politecnico rappresenta un modo concreto per rendersi utili in tale emergenza - dice Maira Cacucci, avvocato e assessore all'Istruzione a Rozzano. Rendiamo pubblica la disponibilità immediata alla consegna dei kit a qualsiasi ospedale ne abbia necessità».

Il progetto è realizzato su input del Politecnico di Milano, con la collaborazione del Comune di Rozzano e il supporto dell'azienda TIE srl di Caronno Pertusella (Varese) per la stampa delle valvole. I Comandi di polizia locale di Rozzano, Legnano (Milano) e Olgiate Olona (Varese), insieme alla Protezione Civile, si sono adoperati per la raccolta delle maschere Decathlon donate dalla cittadinanza.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE