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BRASILEAmazzonia: il Brasile accetta aiuti solo se può gestire autonomamente i fondi

28.08.19 - 08:57
Lo ha spiegato il portavoce presidenziale brasiliano Otavio Rego Barrios
keystone-sda.ch/STF (Victor R. Caivano)
Amazzonia: il Brasile accetta aiuti solo se può gestire autonomamente i fondi
Lo ha spiegato il portavoce presidenziale brasiliano Otavio Rego Barrios

SAN PAOLO - La richiesta di scuse personali del presidente francese Emmanuel Macron da parte del suo collega brasiliano Jair Bolsonaro non è una condizione necessaria perché si stabilisca un dialogo del Brasile con il G7 sull'offerta di assistenza per la lotta agli incendi e alla deforestazione in Amazzonia.

È quello che ha lasciato intendere il portavoce presidenziale brasiliano Otavio Rego Barrios, in dichiarazioni riprese sul portale news Uol.

«Qualsiasi risorsa che venga dall'estero per aiutarci nella nostra attuale lotta contro gli incendi è benvenuta», ha detto, aggiungendo però che risulta «essenziale che chi promuove donazioni capisca che la gestione di queste risorse, finanziarie o di altro tipo, è competenza del governo brasiliano».

«Qualsiasi leader che non sia il leader del nostro paese e che fa commenti su come il nostro governo deve definire le sue azioni deve capire che qui esiste una amministrazione che sa quali sono le sue necessità, e che accetterà queste risorse se si valuta che la loro gestione sarà nostra», ha aggiunto Rego Barrios, che non ha voluto rispondere alle ripetute domande sulle richieste di scusa presentate da Bolsonaro.

«Anzitutto, il signor Macron deve ritirare gli insulti che ha rivolto alla mia persona. Perché mi risulta che mi ha dato del bugiardo», aveva detto il presidente brasiliano poche ore prima. Sabato scorso, prima dell'inizio del vertice di Biarritz, l'Eliseo ha diffuso una nota durissima nella quale ha scritto che «Bolsonaro ha mentito al vertice del G20 di giugno a Osaka, decidendo di non rispettare i suoi impegni sul clima».
 
 

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